Una vignetta per protestare contro i tagli del governo. Di fronte all’aumento delle tariffe del trasporto pubblico urbano, il comune di Lodi prova ad affidarsi alla commedia dell’arte. E stampa una ventina di manifesti che verranno affissi nel retro delle corrierine che attraversano la città. Sullo sfondo l’immagine di un autobus, a fianco una fila di biglietti e un botta e risposta tra due personaggi: «Il biglietto 1,20? Stiamo scherzando?». E risposta immediata: «Signorno! Così ha deciso il governo!». In didascalia sotto si legge poi: «Il comune di Lodi ha adeguato il prezzo del biglietto dei mezzi pubblici portandolo da euro 0,90 a euro 1,20 in conseguenza dei fortissimi tagli del governo al trasporto locale». Un’iniziativa che è stata ieri illustrata dall’assessore alla viabilità e trasporti del comune, Simone Uggetti che ha proposto in giunta comunale dei cambiamenti al servizio. «Ancora una volta - afferma - è opportuno ribadire che questa situazione è frutto dei drastici tagli operati dal governo nei confronti della Lombardia con la manovra estiva, che per il trasporto pubblico si sono tradotti in quasi 60 milioni di euro di minori risorse. Questo è un governo che predica tanto il federalismo e poi riduce le risorse per i servizi svolti dagli enti locali, come il trasporto pubblico o tramite il taglio al fondo nazionale per le politiche sociali. Il comune non può far altro che adeguarsi, ma è giusto che l’utenza sappia chi ha effettivamente deciso l’aumento delle tariffe e il ridimensionamento del servizio. A questo scopo, promuoveremo una campagna di comunicazione, con avvisi che saranno affissi sui mezzi adibiti al servizio di trasporto urbano, in modo che i cittadini possano avere piena informazione di quello che sta succedendendo».
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