Ecco il testo della lettera

Gennaio 2012. Caro diario, come disse un grande uomo “ho sofferto un mare di cambiamenti e nulla potrà essere come prima”. Non molto tempo fa ero , anzi sicuro delle mie scelte. Contento delle cose che facevo, e certo di poter andare lontano. Ma adesso la dura e fredda verità è venuta a galla. Quello che avevo immaginato e costruito mese dopo mese, anno dopo anno, si è dissolto come un castello di sabbia. E al suo posto è apparsa solo la paura. la vera paura. Quella di rendersi conto di aver sprecato la propria vita per costruire qualcosa che non esiste. Non so quanti siano i giovani che come me hanno sacrificato tanto per lo studio e che adesso si trovano a fare lavori neanche immaginati. E dire che il mio sogno non era neanche tanto difficile da realizzare. Questione di fortuna.

Eppure mi sento rassegnato e sconfitto dal nostro sistema, che purtroppo non lascia molta scelta a chi ha bisogno di farsi un futuro. E la cosa che più mi affligge è che non basta neanche scendere a dei compromessi per riuscire a vivere la propria vita serenamente. Becchiamo le briciole che ci vengono lasciate e non abbiamo neanche le ali per volarcene via. ma c’è una cosa che nessuno potrà mai toglierci, la nostra voglia di sognare. Perché sono quelli che ci spronano per andare avanti. Sono i sogni a farci cambiare.E sono quelli a portarci in alto.

Matteo di Lodi

© RIPRODUZIONE RISERVATA