ECONOMIA - BUONE NOTIZIE DA LODI - Archimica va a gonfie vele: investiti 8 milioni in due anni

Il fatturato di Archimica (viale Milano) è passato da 20 a oltre 30 milioni, con un balzo del 33 per cento nel 2020 grazie all’apertura del mercato americano

Nel 2015 l’allora Euticals aveva prospettato la chiusura dello stabilimento di via Milano a Lodi, poi nel la vendita al fondo d’investimento americano Amri, quindi una ristrutturazione con l’uscita di 13 lavoratori, poi una nuova cessione al fondo tedesco Livia Corporate Development nell’estate 2019. E in due anni e mezzo, gran parte dei quali sotto la stretta della pandemia, il sito produttivo Archimica ha visto investimenti per oltre 8 milioni di euro, con una crescita record del fatturato del +33 per cento e un incremento di personale del +25 per cento. Sono i dati di Archimica di Lodi comunicati dalla Rsu, sui quali è costantemente aggiornata dal management, secondo un approccio tipicamente tedesco di coinvolgimento e motivazione della forza lavoro agli obiettivi aziendali.

«Gli ultimi due anni sono stati molto particolari per Archimica – spiega Fabio Belloni, con Daniele Allorini e Alex Invernizzi, Rsu aziendale tutta targata Filtcem Cgil -. Infatti, nel luglio 2019 è cambiata la proprietà, nell’autunno è cambiata la rappresentanza sindacale unitaria e il direttore di stabilimento è rimasto assente per quattro mesi per motivi di salute. Proprio quando stavamo avviando i primi confronti sindacali, a febbraio 2020 è scoppiato il Covid. Siamo rimasti chiusi una settimana, poi insieme all’azienda abbiamo concordato protocolli che ci hanno permesso di tornare a lavorare subito, pur tra mille paure. La stessa proprietà nella lettera di fine anno ci ha ringraziato per la “dedizione straordinaria” che ha permesso di tenere in piedi l’azienda in un momento di difficoltà “inimmaginabili”. È in questo contesto che si sono raggiunti risultati davvero importanti».

Il fatturato è passato da 20 a oltre 30 milioni, con un balzo del 33 per cento nel 2020 grazie all’apertura del mercato americano al principio attivo Sucralfrato, un gastroprotettore di cui sono solo quattro i produttori al mondo, tra cui Archimica. Dal 2020 e per tutto l’anno in corso è previsto un piano di investimenti da oltre 8 milioni di euro. Tra gli interventi maggior un nuovo laboratorio di ricerca e sviluppo, «per accompagnare i clienti in tutte le fasi», e un secondo essiccatore – in arrivo quest’anno – in grado di aumentare la produzione di Sucralfato del 50 per cento. I dipendenti, scesi a 97 dopo l’ultima ristrutturazione, oggi sono 121, e il piano prevede di spingersi fino a circa 130 regime.

«I risultati, a detta della stessa proprietà, sono stati superiori alle attese, e sono stati raggiunti per l’impegno di tutti i lavoratori e per la disponibilità dell’azienda a venirci incontro – conclude Fabio Belloni -. Accanto a questi risultati, infatti, c’è stata una lunga trattativa sindacale che ha portato importanti riconoscimenti diretti ai dipendenti. Quando è arrivata, la nuova proprietà ci aveva dato un orizzonte di 5 anni per riqualificare e rilanciare la fabbrica, con l’ottica poi di rivenderla. A oggi non risultano trattative, ma di certo lo stabilimento ha ripreso una strada di eccellenza».

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