Economia lodigiana a doppia velocità

L’emorragia dei posti di lavoro nel settore metalmeccanico lombardo non si ferma. Secondo i dati delle liste di mobilità compilate dai centri per l’impiego delle diverse province, nel primo trimestre del 2013 in tutta la Lombardia hanno perso il posto di lavoro 2494 metalmeccanici. Un numero che rappresenta il 15% circa in più dei posti persi nel primo trimestre del 2012, quando i licenziati erano arrivati a 2134.

«Ci troviamo in presenza di numeri che confermano un trend disastroso per quanto riguarda i licenziamenti in Lombardia in particolare nelle province di Milano, Bergamo, Brescia e Monza e Brianza. Il 15% in più di licenziati è un dato preoccupante. Le nostre previsioni e le tendenze dei diversi settori preludono a un anno ancora più difficile dello scorso», dice Mirco Rota, segretario generale Fiom Cgil Lombardia. La provincia più colpita è quella di Milano, con 862 licenziamenti, il 34 per cento del totale. Seguono Bergamo (432, il 17% del totale), Brescia (317, il 12% del totale), Monza e Brianza (234, il 9% del totale). Questi i dati delle altre province: Como 38 licenziamenti, Cremona 28, Lecco 117, Lodi 20, Mantova 124, Pavia 159, Sondrio 9, Varese 84.

Incremento del 3,7% delle esportazioni, rispetto all’anno precedente, per le imprese lombarde, nel quarto trimestre del 2012. È quanto emerge da una rilevazione di Unioncamere Lombardia che, dopo il rallentamento registrato nei mesi estivi, evidenzia un +7,1% congiunturale e un +3,8% tendenziale. «Considerando - sostiene Unioncamere - la continua contrazione delle importazioni (-8,6%), porta ad un’ulteriore diminuzione del saldo commerciale sceso sotto il mezzo miliardo di euro, valore minimo registrato dal 1993».

Nell’anno trascorso, secondo Unioncamere, sono particolarmente vivaci i flussi in uscita di mezzi di trasporto (+11,9%) e di articoli farmaceutici (+6,8%). Registrano incrementi superiori alla media anche sostanze e prodotti chimici (+5,5%), macchinari e apparecchi (+4,4%). In flessione computer, apparecchi elettrici ed elettronici (-4,7%).

Rimane debole la crescita delle esportazioni verso l’Europa (+1%), mentre è intensa la crescita del valore delle merci destinate all’Asia (+7,2%) e all’America (+15,3%). Queste ultime spinte in particolare dai flussi in forte aumento verso gli Stati Uniti. Positivo anche il risultato delle esportazioni verso i paesi africani (+6,9%), nonostante un terzo trimestre negativo. Tra le province lombarde solo Brescia (-1,4%) e Lecco (-0,6%) registrano variazioni medie annue negative, mentre Lodi (+10,9%) e Pavia (+10,2%) segnano incrementi a doppia cifra.

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