Effetto Covid sulle nascite, 90 parti in meno rispetto al 2019
Prima della pandemia, all’ospedale di Lodi, erano venuti alla luce 553 bambini, sono stati 88 in meno quest’anno
Effetto Covid sulle nascite. Quasi 90 parti in meno all’ospedale di Lodi. I dati del confronto 2019 - 2021, sono emersi dall’evento web “Nascere e ri-nascere nel Lodigiano al tempo del Covid-19”. Il convegno è stato un focus a 360 gradi sul tema della natalità e denatalità: una vera e propria sfida dell’ultimo anno di pandemia. Il drastico calo delle nascite nel 2020, è avvenuto a livello italiano: sono stati solo 404mila i bambini nati in Italia, infatti: esattamente il 16 per cento in meno rispetto all’anno precedente e addirittura il 30 per cento rispetto al 2008. Un quadro che si riflette anche a livello locale con 553 parti all’ospedale Maggiore di Lodi tra gennaio e il 15 giugno 2019, solo 469 alla stessa data del 2020, 465 al 15 giugno 2021 (con 470 nati in tutto: 5, infatti, sono stati i gemellini venuti alla luce).
Ad aprire l’incontro, che si è svolto sabato mattina sulla piattaforma Zoom, è stata la voce di Salvatore Gioia, direttore generale dell’Asst di Lodi, che ha espresso il concetto dell’importanza durante l’anno Covid di trovare soluzioni concrete nel più breve tempo possibile per rispondere ai bisogni di salute della donna in gravidanza, oltre che a quelli del suo bambino. Uno dopo l’altro, poi, si sono susseguiti gli interventi dei relatori per approfondire problematiche e soluzioni messe in campo in un anno di emergenza sanitaria: grazie alla relazione della dottoressa Irene Cetin, del dipartimento donna, mamma e neonato dell’Asst Fatebenefratelli Sacco, si sono snocciolati i dati riguardanti la denatalità in Italia e in Lombardia. Un vertiginoso calo delle nascite evidenziato dal grafico che riportava l’andamento delle natalità dal 2010 (con 561.944 nascite registrate) fino al 2019 (420.084) pari a un netto 25 per cento in meno. E per quanto riguarda la Lombardia, che si attesta in settima posizione rispetto alla “classifica natalità” delle regioni dello stivale, rileva un tasso annuo di nascite ogni mille abitanti pari a 7,3 per cento; ultime la Liguria e la Sardegna. Dalle testimonianze sul campo dei direttori Roberta Giacchero, Marco Soligo e Laura Cuzzani, si è approfondito un quadro sui servizi materno-infantili e delle sale parto, attive giorno e notte con specifici protocolli anti-Covid, ma anche il ruolo chiave garantito dai pediatri di libera scelta e delle rete costituita grazie ai consultori territoriali. Al classico bilancio di salute della 37esima settimana, infatti, in epoca di pandemia si prevede anche uno screening Covid-19 e dalla 38esima settimana in poi un tampone settimanale per garantire un punto nascita Covid free, con mamme positive che vengono dirottate al Policlinico San Matteo di Pavia; ma un primo triage avviene anche in pronto soccorso, durante l’accettazione e la valutazione dello stato di salute materno-fetale.
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