
Emergenza al canile di Lodi, via a una campagna di sensibilizzazione e a una stretta su microchip e abbandoni
ANIMALI Si è tenuto un incontro con alcune delle amministrazioni comunali coinvolte , l’Ordine dei Medici veterinari di Lodi e il Dipartimento veterinario ATS Milano Città Metropolitana.

Lodi
Alcune settimane fa, Adica, che gestisce il canile di Lodi, aveva lanciato un appello perché si trovasse una soluzione all’emergenza in atto, con tutti gli stalli pieni e la struttura incapace di accogliere nuovi animali. Dopo questa richiesta di aiuto, si è tenuto un incontro tra alcune delle amministrazioni comunali coinvolte (Borgo San Giovanni, Casalmaiocco, Castiraga Vidardo, Chignolo Po, Crespiatica, Gerenzago, Livraga, Lodi, Lodi Vecchio, Merlino, Mulazzano, Sant’Angelo Lodigiano, Sordio, Unione Oltre Adda), l’Ordine dei Medici Veterinari di Lodi e il Dipartimento Veterinario ATS Milano Città Metropolitana.
Le richieste presentate da Adica erano le seguenti:
1- Verifica incrociata dei nominativi e richiesta di informazioni dettagliate ai privati cittadini che segnalano il ritrovamento di cani presunti randagi;
2- Verifica periodica a campione dell’avvenuta applicazione del microchip ai cani presenti sul territorio. D.Lvo 134/22 art. 20 c.1 Sanzione Pecuniaria da 150 euro a 900 euro per ciascun animale non identificato.
«I rappresentanti delle amministrazioni comunali presenti - spiega la presidente di Adica Roberta Vignoli - hanno accolto positivamente le nostre richieste riguardo. È stata presa in considerazione anche la nostra ulteriore proposta di coinvolgere gli assistenti sociali nel monitoraggio di situazioni potenzialmente a rischio, come ad esempio cucciolate indesiderate o sfruttamento delle femmine come fattrici o difficoltà nell’accudimento degli animali».

L’associazione, infatti, a proprie spese e con il supporto dell’ambulatorio veterinario del responsabile sanitario di Adica, Fabio Pompignoli, si è presa carico di alcuni interventi di sterilizzazione, vaccinazione, prevenzione, mirati al controllo demografico della popolazione canina e al benessere animale in situazioni di difficoltà economiche di privati cittadini, fornendo addirittura il cibo. «Inoltre in altre circostanze abbiamo dato supporto post operatorio ad animali sterilizzati gratuitamente dall’ospedale veterinario universitario di Lodi, su richiesta del Dipartimento veterinario Ats di Lodi, in analoghe situazioni sociali disagiate dei proprietari».
Ecco quindi i prossimi passi annunciati dall’Adica dopo l’incontro, a partire da settembre: una campagna di pubblicizzazione e sensibilizzazione, in merito all’obbligo del microchip, controlli a campione e adozioni consapevoli, tramite pubblicazione sui siti comunali e tramite volantinaggio casa per casa e azienda per azienda , le cui spese di stampa e distribuzione sono già coperte da Caresana Assicurazioni - Investimenti - previdenza. Si terranno poi incontri informativi periodici su tutto il territorio riguardo sterilizzazione, sanità e benessere animale,razze, adozioni consapevoli e normative.
«Confidiamo - conclude Roberta Vignoli di Adica - che le stesse vengano patrocinate, oltre che da ACL e Comune di Lodi, anche dalla Provincia e dall’Ordine dei Medici Veterinari di Lodi e che la sinergia consenta di superare questa emergenza. Un ringraziamento particolare per il fattivo interesse alla situazione emergenziale della nostra struttura al Presidente ACL, Livio Bossi, e alla Vice Sindaca del Comune di Lodi, Laura Tagliaferri. Ringrazio infine di cuore, anche da parte di tutti i nostri ospiti pelosi, tutti i volontari e i dipendenti, che continuano instancabili e non senza sacrifici personali ad accudire al meglio i nostri preziosi quattrozampe, i medici che supportano la parte sanitaria e tutte le altre figure professionali e non, che ci stanno aiutando concretamente in questa situazione critica».
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