Rapinatori violenti fanno razzia in banca. Il cassiere è stato infatti immobilizzato a terra e preso a calci e ginocchiate da due malviventi, mentre il terzo complice, armato di taglierino, prendeva i soldi dalla cassa.
Il colpo è stato messo a segno ieri mattina alla filiale della Banca di Piacenza di via Cavallotti, vicino all’incrocio con via Ferrabini, aperta solo pochi anni fa. Ancora incerto il bottino, pari comunque a diverse migliaia di euro.
È la seconda volta in pochi giorni che i rapinatori usano violenza con le loro vittime: la settimana scorsa, infatti, alla Bpl di Dresano un impiegato era stato preso a schiaffi perché la cassaforte a tempo non si apriva.
Un’escalation che preoccupa non poco il sindacato autonomo dei bancari, la Fabi, che ha rinnovato proprio ieri la richiesta al prefetto di un incontro urgente per parlare della sicurezza dei lavoratori. «Lunedì ci farà sapere qualcosa - dice Ettore Necchi, segretario proviciale del sindacato -. Siamo preoccupati da quello che sta succedendo, ormai ogni settimana c’è una rapina, e diventano sempre più cruente. È il momento di fare qualcosa di efficace per difendere il capitale umano, le persone, e non tanto i soldi». Dall’inizio dell’anno solo in provincia di Lodi ci sono già state sei rapine, più il tentativo sventato a Marudo, senza contare quelle a Melegnano, Dresano e Vizzolo.
L’allarme ieri mattina è scattato poco dopo le 12.30, quando nella filiale c’erano solo due dipendenti e nessun cliente. Prima è entrato un malvivente da solo (si presume incensurato, visto che alla porta ha dovuto lasciare l’impronta dell’indice nel sensore biometrico), ha estratto il taglierino e ha fatto entrare gli altri due complici. Tutti avevano il volto coperto da un passamontagna; erano italiani, con accento meridionale. «Fuori i soldi se no vi ammazzo» hanno detto, e un attimo dopo sono passati dalle parole ai fatti. Due infatti si sono avventati sul banchiere che si trovava davanti al bancone, gettandolo a terra e prendendolo a calci; intanto il complice si è diretto alla cassa e ha preso tutti i soldi. Poi insieme sono fuggiti all’esterno, dove avevano lasciato un’auto con a bordo probabilmente un quarto complice ad aspettarli.
Un attimo dopo sul posto si sono precipitate le pattuglie di polizia e carabinieri. Le riceche sono iniziate subito e nel giro di mezz’ora le Volanti hanno trovato l’auto utilizzata per la fuga, una Fiat Punto risultata rubata, trovata vicino al cimitero di Riolo sul bordo della strada. Lì i rapinatori avevano lasciato l’auto “pulita” per proseguire la fuga indisturbati. Il mezzo ora è in mano alla Scientifica, che lo sta analizzato nella speranza di trovare indizi che possano portare a individuare i malviventi. Le indagini comunque vengono svolte dai carabinieri. Pochi dubbi che ad agire sia stata la stessa banda già protagonista di altre razzie analoghe nelle settimane scorse, che sta terrorizzando le piccole filiali bancarie di Lodigiano e Sudmilano.
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