
Più vicino l’accordo per la vendita dell’ex Abb (ex Officine Adda). Sull’area di 34mila metri quadrati di viale Pavia la trattativa è arrivata a una fase decisiva. L’offerta della Tecno Consulent, società di costruzione di Cavernago (Bergamo) già impegnata in città nella realizzazione del complesso Spina verde, è stata esaminata dalla proprietà (Banco Bpm) e si stanno definendo tutti i dettagli.
«Ci è già stato comunicato un primo ok dalla banca per l’operazione. La proprietà ci ha chiesto di farci carico delle bonifiche e su questi aspetti ci stiamo confrontando. Stiamo attendendo gli ultimi preventivi per raggiungere anche un’intesa sul valore delle opere che dovranno essere messe a scomputo dell’operazione – dice Diego Bosis, titolare della Tecno Consulent – noi vorremmo partire con la prima palazzina all’inizio del 2018, per questo vorremmo fare presto. La nostra volontà è quella di concludere le urbanizzazioni con il termine della prima palazzina». Da quanto si apprende, il prezzo dell’operazione si aggira sui 18 milioni di euro, da cui dovrebbero essere sottratte le opere di bonifica che realizzerebbe il nuovo acquirente. La previsione è che non si tratti di una bonifica molto impegnativa.
Per ora dalla proprietà non arrivano dichiarazioni ufficiali, ma l’intesa - se concretizzata - rappresenterebbe una svolta per il capoluogo. È dal 2003 infatti che l’area attende una riqualificazione rispetto al suo passato industriale. In quella data il comparto era entrato in possesso della allora Banca Popolare di Lodi, a seguito di un’intesa con il gruppo Abb (proprietario) e con le istituzioni locali, Comune e Provincia. Si erano susseguiti quindi diversi progetti di recupero e ricorsi al Tar (poi ritirati) contro le regole urbanistiche. L’accordo con la proprietà era stato raggiunto a fine 2014, tra la Banca Popolare di Lodi (nel frattempo confluita nel gruppo Banco Popolare) e l’amministrazione comunale. Era stata raggiunta un’intesa sul piano integrato d’intervento. Il progetto prevede sette palazzine, immerse nel verde, con case innovative e ad alto risparmio energetico. Il nuovo quartiere che sorgerà potrà ospitare fino a 200 appartamenti per una capacità di quasi 500 persone ed è stato ribattezzato “parco dell’abitare”. Nel progetto è circondato da un’estesa oasi naturale, che include anche l’area di via Fascetti ed è attraversato da percorsi ciclopedonali. L’insediamento è caratterizzato da sostenibilità e qualità delle costruzioni (classe A), in uno spazio che è a due passi dal centro storico e dalla stazione. Secondo il progetto, che era stato elaborato dallo studio Dontstop architettura, le case avranno facciate ventilate e isolate, impianti fotovoltaici sul tetto e sistemi di recupero e riuso delle acque piovane per l’irrigazione del verde. Il parco sarà molto esteso (11mila metri quadrati) e costituirà uno dei tratti distintivi della zona. Sganciato dall’operazione tra la Banca e Tecno Consulent il raddoppio del sottopasso di via Nino Dall’Oro: i fondi per la riqualificazione sono già stati previsti dalla Banca a favore del Broletto, per realizzare i lavori (circa 3 milioni di euro).
Il piano per sistemare il tunnel ferroviario era stato elaborato ancora dalla precedente amministrazione comunale. Si tratta di un allargamento del sottopasso che passerà da 2,50 a 4,90 metri; sarà diviso a metà, con una corsia per i ciclisti e uno spazio per i pedoni; sono previsti anche impianti di videosorveglianza e scale di accesso al marciapiede tra i binari 2 e 3 della stazione. I lavori tra viale Pavia e via Nino dall’Oro dovrebbero partire nella primavera 2018. La società Rete ferroviaria italiana ha già dato il nulla osta al progetto preliminare. Il cantiere per il sottopasso dovrebbe durare sei mesi.
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