Festa dei popoli, la carica dei 5mila a Lodi - La galleria fotografica VIDEO

Il bilancio L’assessore Devecchi: «Lodi si è dimostrata una città bella, accogliente e solidale»

Lodi

Oltre 5mila persone stimate, unite dal “sogno” diventato realtà di una giornata di condivisione senza barriere. Tra laboratori, musica, sapori e colori dal mondo che convivono in armonia a Lodi, «una città che si è dimostrata bella, accogliente e solidale», come sottolinea l’assessore alla partecipazione del Comune di Lodi, Mariarosa Devecchi.

È un bilancio d’impatto quello che porta in dote alla comunità, la Festa dei popoli di scena lo scorso 24 maggio nel parco Martiri della libertà. Un appuntamento inserito nel cartellone della rassegna Lodi di Pace, allestito con la regia della Umanità Lodigiana e il contributo e la collaborazione di ben 73 realtà aderenti. Dopo la prima edizione dello scorso anno - di scena in via Maddalena -, il percorso per riproporre l’appuntamento è partito lo scorso settembre, puntando «sull’ingaggio delle comunità di cittadini non nati a Lodi - spiega l’assessore Devecchi - : ci è parso da subito chiaro che il lavoro era molto ampio e per farlo si è offerta la rete di Umanità Lodigiana, nella consapevolezza che una presenza istituzionale troppo marcata avrebbe potuto raffreddare le proposte dei nuovi cittadini».

Un lavoro durato mesi e su più fronti, di coinvolgimento e proposta, di costruzione, comune, di un cammino, confluito sì in una giornata di festa, ma che rimane come punto di partenza di un percorso più ampio. «Il vero successo di questa festa è legato all’aver trovato persone straniere in grado di tenere la regia della festa dall’inizio alla fine, un punto nodale che ci dice che può diventare punto di inizio di un rapporto consolidato tra le comunità straniere e quella italiana - spiega Pito Maisano di Umanità Lodigiana - : aver 22 Nazioni rappresentate, 25 realtà comunitarie straniere che hanno accettato di mettersi in gioco e di coordinarsi è stato uno spettacolo ancora prima della festa, uno spettacolo fatto di riunioni e coordinamento, di un dinamismo che ci dice quanto queste comunità, in alcuni casi coinvolte per la prima volta, abbiano voglia di partecipare e di esserci, di essere ospitali e non ospitati, uno degli slogan scelti». Un’ospitalità che si tradotta nel caleidoscopico susseguirsi di eventi sul palco da mattina a sera, con la regia artistica di Denny che viene da via Lodino, nei laboratori artistici, nei giochi antichi in legno che hanno coinvolto centinaia di persone, di cui tantissime famiglie, in un luogo, come il parco Martiri della libertà, che per molte comunità è un punto di riferimento, mentre alla Faustina era di scena il torneo di calcio contro la violenza con la regia di Femmes Dynamiques de Lodi Italie, con la partecipazione di squadre da tutto il Nord Italia e non solo. «Un evento che - chiude l’assessore Devecchi - ci dimostra che non è solo possibile, ma è una grande occasione mettersi insieme anche per cogliere appieno il valore della differenza».

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