Finanza in Broletto, ma il sindaco non ne sapeva nulla

Controlli della Finanza in Broletto. Le Fiamme gialle hanno acquisito documenti negli uffici del municipio. Sono stati svolti accertamenti sugli atti che riguardano la piscina Faustina, il nuovo impianto di via Piermarini, verifiche probabilmente legate ai due esposti presentati dalle forze politiche in procura e alla Corte dei conti. Ieri dal Comune di Lodi è arrivata la conferma ufficiale, dopo che lunedì sera il sindaco Simone Uggetti aveva dichiarato di non sapere nulla delle verifiche della Gdf, smentendo ogni ipotesi di accertamenti in corso.

Per il momento c’è il più stretto riserbo degli inquirenti, che non lasciano trapelare elementi dell’indagine. I riscontri riguardano tutta la procedura che ha portato alla costruzione della mega vasca da 13 milioni di euro alla Faustina. Dopo le «indiscrezioni recentemente circolate», il Comune di Lodi ha chiarito: «L’amministrazione comunale conferma che in più occasioni nelle scorse settimane, e ancora negli ultimi giorni, la Guardia di finanza ha richiesto l’acquisizione di documentazione in merito ad alcuni procedimenti amministrativi di varia natura, nell’ambito di attività di indagine delegate dalla Procura della Repubblica». E poi è stato specificato: «Segnalando che gli uffici competenti per le pratiche in questione hanno prestato piena e tempestiva collaborazione per soddisfare tali richieste, l’amministrazione ritiene ovviamente di non potersi pronunciare sul merito delle procedure che sono oggetto di accertamento, nel rigoroso rispetto del ruolo dell’autorità giudiziaria».

Il Comune aveva dato nel 2008 la concessione del diritto di superficie dell’area, sulla base di un bando di gara. Un privato (la cordata d’imprese Iter ed Eurosporting) si era assunto il compito di costruire e gestire l’impianto. La convenzione prevede che l’ente locale versi al privato un canone annuo. L’inaugurazione era stata nell’ottobre del 2013. Poi alla fine dell’anno scorso, a seguito del concordato preventivo della ditta Iter, era intervenuto un cambio societario nella gestione: erano subentrate la società comunale Astem e l’azienda Sport 64. Il presidente della nuova realtà di gestione della piscina è diventato il referente Astem Cristiano Galletti e il direttore Luigi Pasquini (anche presidente dell’associazione sportiva Wasken Boys).

Sulla piscina pendono due diversi esposti: Alleanza lodigiana-Destra laudense ha presentato solo qualche settimana fa un esposto alla procura, mentre il Movimento 5 Stelle lo ha consegnato l’anno scorso alla Corte dei conti. In particolare, Alleanza lodigiana contestava nel documento il project financing e chiedeva che fine avesse fatto nella convenzione siglata la fideiussione di Iter con la Banca Popolare pari a 14,250,000 euro a favore di Sporting Lodi per finanziare la costruzione dell’impianto. «Chi se n’è fatto carico?», si leggeva. Inoltre si domandava all’autorità se il ruolo della Wasken Boys non sollevasse un «conflitto d’interessi».

I 5 Stelle, invece, da tempo sollevano dubbi sull’intero piano finanziario. Nell’esposto alla Corte dei conti sono stati chiesti chiarimenti su alcuni aspetti della convenzione, sulla fideiussione, sul valore del contributo pubblico, senza dimenticare i ritardi nella conclusione del cantiere e l’assenza di un collaudo definitivo.

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