Sono stati rinviati a giudizio dal gip di Lodi Isabella Ciriaco 4 dei 5 imputati per la vicenda degli elenchi di sottoscrittori di liste elettorali che erano stati sequestrati da Digos e carabinieri di Lodi pochi giorni prima delle elezioni politiche della primavera scorsa in quanto ritenuti falsi. A Milano erano stati anche trovati 83 timbri falsi di comuni e giudici di pace, secondo l’accusa utilizzati per autenticare le raccolte di firme. Un quinto imputato, il sindacalista milanese D.R., 42 anni, sarà invece giudicato per rito abbreviato a giugno.
A novembre invece compariranno innanzi al tribunale monocratico di Lodi Massimiliano L., 37 anni, insegnante di matematica milanese, Marco M., 43 anni, scrittore milanese, che nell’ottobre scorso erano stati sottoposti agli arresti domiciliari, poi revocati, e le due coimputate M.P., 47 anni, milanese, e N.L., 49, della provincia di Asti. La lunga udienza preliminare ha anche visto il gup emettere un’ordinanza in base alla quale il secondo capo d’imputazione, quello di contraffazione di sigilli dello Stato, decade in quanto la condotta va ricompresa nell’ipotesi di reato di “presentazione di false liste elettorali”.
«Ma se la presentazione non avviene, come in questo caso, il reato non è commesso», sostiene l'avvocato Michele Picerno di Milano, difensore dell’insegnante, facendosi forte di assoluzioni così motivate già incassate dal suo assistito nei tribunali di Aosta, Como e Pavia.
L’avvocato Ernesto Savio Sarno, difensore dello scrittore, ha invece sollevato un’eccezione di nullità (respinta) riguardo alla perquisizione dell’ufficio milanese in cui furono trovati i timbri fasulli: in quel periodo lo studio non solo era domicilio di due avvocati (per cui fu necessaria l'autorizzazione del gip) ma anche di uno storico leghista che sarebbe stato anche candidato, Angelo Alessandri, e per questo - la tesi della difesa - sarebbe stata necessaria l’autorizzazione a procedere.
Tra una decina di giorni inoltre in Cassazione si discuterà della competenza territoriale della giustizia lodigiana su questa vicenda, un’eccezione che in udienza preliminare è stata respinta. L'insegnante - che fino all'inizio di maggio è ai domiciliari per “evasione” (era andato a fare la spesa) e lo scrittore sono anche consiglieri comunali in carica in piccoli centri del Bergamasco e del Comasco per liste siglate “Pirate Party”.
Sono stati rinviati a giudizio dal gip di Lodi Isabella Ciriaco 4 dei 5 imputati per la vicenda degli elenchi di sottoscrittori di liste elettorali che erano stati...
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