FOMBIO Logistica di merci alimentari sui terreni dell’ex Akzo Nobel
Occupati 160mila metri quadrati del sito chimico abbandonato
La Provincia di Lodi dà il via libera ambientale alla nuova logistica di merci alimentari nell’area ex Akno Nobel di Fombio. È stato emesso il provvedimento di non assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale, ora le carte tornano al Comune di Fombio per l’approvazione del piano in consiglio comunale e quindi per il successivo rilascio del permesso di costruire. Il nuovo insediamento insisterà su 160mila euro dell’ex sito chimico, con due edifici prefabbricati, il primo da sette campate per una luce interna di 276 x 157,50 metri, il secondo da 9 campate per una superficie di 225 x 108 metri, entrambi per 14,50 metri d’altezza. La superficie totale degli insediamenti è di circa 90mila metri, compresa la possibilità di un piano soppalcato da 16mila metri quadrati. La struttura avrà 98 baie di carico per i camion. È prevista un’occupazione a pieno regime per un centinaio di posti di lavoro. L’operazione è condotta da EService Srl di Brembate, società che orbita nel gruppo Iper, e il sito sarà destinato alla logistica delle merci alimentari per supermercati. La società si farà carico della realizzazione della nuova rotatoria d’innesto tra Somaglia e Codogno in zona Mirandolina, con un piano di rinnovamento degli asfalti, per migliorare la viabilità dell’area. Soprattutto, porterà a termine la bonifica dell’area chimica, iniziata ma ancora in corso. Il sito ex Akzo Nobel è dismesso dal 2012 quando la multinazionale olandese delle vernici lasciò definitivamente l’area, su cui già da due anni erano cessate le lavorazioni. «Siamo particolarmente soddisfatti perché abbiamo preso in mano una situazione che era bloccata da anni e l’abbiamo portata a compimento – spiega il consigliere provinciale delegato al Territorio Enrico Sansotera -. Siamo in presenza di un insediamento di rigenerazione urbana su un sito produttivo dismesso, inserito negli elenchi regionali. È un esempio virtuoso di recupero delle aree dismesse, per giunta con una bonifica pluriennale in corso: porterà lavoro nel Lodigiano e importanti opere di compensazione, senza consumo di suolo».
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