
C’è anche una società con sede in provincia di Lodi tra quelle coinvolte in una frode fiscale portata alla luce dalla Guardia di finanza di Ascoli. I numeri della frode sono da capogiro: elementi positivi di reddito non dichiarati per 32 milioni di euro, elementi negativi di reddito non deducibili per 27 milioni di euro e violazioni all’Iva per 23,6 milioni di euro, consentendo anche l’assoggettamento a tassazione, ai fini dell’Irap, di una massa impositiva quantificata in 59 milioni di euro.La frode era messa in atto attraverso un giro di fatture riferite ad operazioni inesistenti, sia emesse che utilizzate e la società del Lodigiano era tra i 25 soggetti economici fornitori, sulla carta, della srl di Porto Sant’Elpidio al centro dell’indagine.
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