Scoperta una frode fiscale da 70 milioni di euro: 69 indagati e numerose perquisizioni in corso il Lombardia. E’ il bilancio dell’operazione ‘all inclusivè con la quale 280 finanzieri del comando provinciale di Brescia stanno eseguendo un centinaio di perquisizioni nelle province di Bergamo, Brescia, Lodi, Milano e Varese, disposte dalla Procura della Repubblica di Brescia e scaturenti da complesse indagini di polizia giudiziaria nel settore delle frodi fiscali. Le investigazioni, condotte dai finanzieri della compagnia della guardia di finanza di Chiari, sono tuttora in corso, ma è già stata accertata l’operatività di una vera e propria organizzazione, radicata nell’Ovest bresciano, dedita alla fraudolenta gestione di numerose aziende, per lo più del settore edile. Secondo gli investigatori, al centro dell’organizzazione vi sarebbe uno studio commercialistico ‘specializzatò nel fornire ‘particolarì consulenze aziendali, in favore di spregiudicati imprenditori, finalizzate a frodare l’Erario tramite illecite compensazioni d’imposta, ovvero attraverso la falsa costituzione in bilancio di crediti nei confronti dello Stato (essenzialmente crediti IVA) da utilizzare in compensazione di debiti (specialmente contributi previdenziali) che, quindi, di fatto non erano versati. In sostanza, un modo illecito per azzerare il cuneo fiscale, con conseguente rilevante danno per le casse dello Stato e grave distorsione del mercato. L’indagine ha messo in luce un vero e proprio ‘sistemà: i componenti dello studio commercialistico, pienamente consapevoli che la maggior parte delle società in questione erano intestate a prestanome, intrattenevano regolari rapporti con i veri amministratori delle imprese incriminate.
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