Fumo a scuola, ecco le prime multe

Al Bassi già appioppate quattro sanzioni da 25 euro agli alunni,

diversi presidi stanno organizzando turni di “sorveglianza”

per scovare i ragazzi che trasgrediscono alla normativa

Si nascondono negli scantinati o dietro le colonne. Non possono rinunciare ad accendersi la sigaretta neanche in classe. Far rispettare la legge che impone il divieto di fumo in aula, ma anche in cortile e nell’area antistante, è dura. I presidi stanno faticando e al Bassi sono piombate già le prime multe.

«Abbiamo organizzato dei turni di sorveglianza in cortile - spiega la preside dell’Itis Volta Luciana Tonarelli -. Gli alunni fumano e quando ci vedono buttano via la sigaretta. Si nascondono negli anfratti della scuola, Abbiamo fatto dei corsi di educazione alla salute, ma è dura. Al momento non abbiamo ancora dato multe, anche se ci siamo procurati il libretto. Ci dispiace però caricare ulteriormente le famiglie. Al momento abbiamo dato solo ammonizioni, anche se qualche multa dovremo darla altrimenti i ragazzi non rispetteranno mai la legge. Stiamo cercando di convincerli con iniziative di formazione più che con quelle repressive. Gli studenti del serale si trasferiscono sul marciapiede di fronte a fumare».

Per la preside del Maffeo Vegio, come ogni procedura imposta, «è difficile da applicare. Qua nella scuola di via Carducci - spiega Laura Fiorini - abbiamo cercato di puntare più che sulle sanzioni sui progetti di educazione alla salute. Intanto poi sono le famiglie che pagano le multe. Abbiamo parlato di rispetto dei compagni. Chi fuma, anche se in cortile, dà fastidio ai vicini. Non vale fissare una regola, dire che va rispettata, punto e stop. Cerchiamo di responsabilizzare anche gli adulti. I ragazzi riescono ad accendersi la sigaretta comunque, nonostante le azioni di controllo. Alla loro età fumare significa tante cose. Se parliamo di cittadinanza e di corresponsabilità educativa, dobbiamo far rientrare anche questo discorso. Far paura a questa età non conta. Non è facile per capire che il fumo fa male, tanto più se gli adulti fumano davanti a loro. Abbiamo coinvolto i rappresentanti di istituto perché lavorino sui loro compagni. Chi va in bagno a fumare viene contestato dai compagni delle classi di fianco. Se chi fuma non vuole rispettare se stesso, almeno rispetti chi gli vive a fianco. Fuma dove vuoi, ma fai in modo che la tua libertà non vada a limitare quella dell’altro. Questo è quello che diciamo noi».

Il preside del Bassi Corrado Sancilio ha già incominciato a multare, come previsto dalla legge, gli alunni indisciplinati. «Abbiamo inviato una circolare a tutti i ragazzi - spiega il dirigente - per sensibilizzarli su questo tema, Abbiamo riunito in aula magna i rappresentanti di classe e d’istituto per cercare di fare arrivare il messaggio a tutti i ragazzi. Il tema rientra nel quadro più vasto di educazione alla salute, Il discorso è stato recepito, anche se con 1300 ragazzi non è stato facile e siamo stati costretti a dare qualche multa. Grazie al controllo coadiuvato dai ragazzi la procedura si sta normalizzando, ma gli irriducibili restano. Vanno a rifugiarsi anche nei bagni, per sfuggire ai controlli. L’impegno è soprattutto educativo. Stiamo puntando su questo fattore più che su quello punitivo. Finora abbiamo dato 4 multe da 25 euro, in succursale e qua, avvisando le famiglie. È il minimo e va versato nelle casse scolastiche. La legge è giusta e anch’io quando incontro qualche studente che fuma cerco di convincerlo che sta sbagliando».

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