C’erano anche giovani lodigiani tra gli assuntori del fungo allucinogeno coltivato dal pregiudicato italiano di 30 anni, gestore di un sexy shop, che è stato colto in flagranza di reato e tratto in arresto dai carabinieri del Nucleo investigativo provinciale di Piacenza al comando del capitano Rocco Papaleo. Nel corso di una perquisizione nell’abitazione dell’uomo a Piacenza, i militari hanno scoperto una coltivazione casalinga di funghi allucinogeni provenienti dal Messico, i cosiddetti San Isidro, comunemente masticati dai tossicodipendenti. La particolare delicatezza delle colture aveva portato lo spacciatore ad organizzare una serra con acqua e terra del Trebbia tra le mura domestiche. Una volta cresciuti i funghi venivano venduti ai ragazzi in cerca di sballo, solitamente in occasione dei rave party dove il 30enne aveva ormai una certa fama. Durante l’operazione sono stati sequestrati 150 grammi di funghi in crescita, 20 grammi di funghi tritati e 10 funghi interi, oltre ad hashish e marijuana.
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