«Giancarlo Bertolotti fu un autentico apostolo della famiglia»
Sant’Angelo Sabato sera la messa con il vescovo Maurizio per ricordare la figura del ginecologo difensore della vita, per il quale è in corso la causa di beatificazione
“Giancarlo Bertolotti fu un autentico apostolo della famiglia, in tempi alquanto ingenerosi verso la vita in nome di una libertà da garantire, ma talora a scapito di chi alla vita era chiamato e ancora non aveva né voce né volto ma il cui cuore già pulsava. Bertolotti fu apostolo della tenerezza di Dio. Fino all’effusione del sangue, che avvenne nell’incidente per cui morì, mentre tornava fuori orario a visitare una paziente”. Ecco le parole del vescovo di Lodi, monsignor Maurizio Malvestiti, che ha presieduto la celebrazione nella Basilica di Sant’Angelo, sabato alle 18. Tra i concelebranti, anche monsignor Luigi Pedrini vicario della diocesi di Pavia.
“Preghiamo di vedere al più presto beatificato il concittadino dei santangiolini, Giancarlo Bertolotti, medico, ginecologo al San Matteo, per l’alta testimonianza di fede, speranza e carità che egli ha profuso – ha detto monsignor Malvestiti -. Si era dedicato assiduamente alla regolazione naturale delle nascite, mai fermandosi alle parole per far fronte all’avanzare di quella che papa Francesco avrebbe indicato come “cultura dello scarto”, partecipando fin dal 1979 alla fondazione del consultorio Centro per la famiglia e dedicandosi ai Centri di aiuto alla vita. Giancarlo fu segno di speranza, umana e cristiana. Ci accompagnerà nel cammino giubilare affinché diventiamo anche noi pellegrini di speranza”.
A Roma la causa di beatificazione attende ora che la documentazione sia esaminata da nove teologi. Sabato non è mancata una preghiera per “coloro che dovranno pronunciarsi, per un discernimento secondo il cuore di Dio, così da giungere al riconoscimento eroico delle virtù di Giancarlo Bertolotti”.
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