«Un sistema di distribuzione che possa permettere a tutte le eccellenze lombarde di essere apprezzate nei momenti di grande aggregazione». È questa l’idea lanciata oggi da Andrea Gibelli, vice presidente della Regione Lombardia e assessore all’Industria e all’Artigianato, nel corso della 41a tappa di ‘Assessorato Itinerante’, che vede lo stesso Gibelli a contatto, ogni settimana, con il mondo dell’industria e dell’artigianato lombardo. Un lungo viaggio che ha fatto tappa a Lodi e, in particolare, presso Ceramica artistica lodigiana ‘Vecchia Lodi’. Si tratta di uno dei laboratori più antichi del Paese, dove ancora si producono vere e proprie opere d’arte per quello che riguarda la ceramistica. Un artigianato, hanno spiegato i titolari, che, a causa della crisi, vive momenti difficili nonostante l’altissima qualità che produce. «La qualità in questo laboratorio è immediatamente riconoscibile - ha detto Gibelli - rimane però il limite di prodotti artigianali che vengono poco conosciuti dal pubblico: sicuramente apprezzati, ma non conosciuti. L’idea è dunque quella di collegare questa attività a un sistema di distribuzione che consenta ai prodotti di essere visibili nelle più importanti manifestazioni internazionali come, ovviamente, Expo 2015». «Expo - ha proseguito il vice presidente di Regione Lombardia - è costituito infatti da una tipicità di territorio; non solo di una città come Milano, ma di un territorio che si chiama Lombardia e quindi tutte le espressioni che danno carattere a questa tipicità sono le benvenute». Conversando con i giornalisti nel corso della visita al laboratorio, Gibelli ha voluto sottolineare che, neanche questa volta, gli imprenditori hanno chiesto soldi all’ente, ma la costruzione di un sistema. «Chi è in difficoltà non chiede risorse economiche, ma di far parte di una squadra e di fare sistema, unendo la propria grande capacità di essere artigiani artistici a chi ha potenzialità soprattutto nella logistica e nel marketing».Il secondo momento della visita nel Lodigiano è stato dedicato al comparto dell’edilizia. Andrea Gibelli, vice presidente di Regione Lombardia, ha visitato la ‘Bacchiocchi Costruzioni’, impresa edile che sta lavorando al restauro del Castello Cavazzi di Somaglia. «Questa esperienza - ha detto Gibelli - è particolarmente significativa, perché c’è la salvaguardia del patrimonio storico finalizzato alla sostenibilità ambientale, dato che un’ala dell’immobile verrà dedicata alla biodiversità, cara a Expo». «Ma quello che è più interessante - ha specificato il vice presidente - è il fatto che il restauro sarà realizzato da un consorzio di imprese che ripropone la filosofia di Regione Lombardia sull’aggregazione proprio delle imprese: tutto questo, attraverso la specializzazione di molti settori, consente di aumentare il proprio grado di competitività e trasferimento tecnologico, per accettare quelle grandi sfide dove l’impresa singola fa sempre più fatica, ma quando fa squadra va nella direzione giusta». Il vice presidente ha voluto vedere gli ambienti dell’antico maniero. L’impresa ha lavorato per il consolidamento dell’immobile di origine trecentesca, che fu donato, in epoca moderna, dalla baronessa Guenalina Cavazzi all’Amministrazione del piccolo Comune del Lodigiano. Gli interventi di recupero sono rivolti al risanamento delle parti strutturali e degli impianti necessari per consentire l’uso del fabbricato per l’utilizzo pubblico. Gibelli ha sottolineato come le imprese a chilometro zero come questa lodigiana abbiano «nella conoscenza del territorio un elemento in più». Altro tema toccato durante la visita, quello legato alle norme. «La legge degli appalti - ha concluso il vice presidente - non sempre favorisce la qualità, ma ci sono esperienze negative: si veda, ad esempio, le regole della cosiddetta ‘offerta al massimo ribasso’, che portano imprese non del territorio, spesso poco serie, a iniziare un grande percorso di contenzioso senza poi portare a termine l’opera. Un aspetto, quello legislativo, su cui si deve lavorare».
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