Giornata della fibromialgia: «Ci sono passi avanti ma serve il riconoscimento dello Stato»
Appello della paziente Pia Zirpolo e dell’ex assessore Pietro Foroni che fece approvare la delibera sulle reti specialistiche
Appello dall’ex assessore regionale Pietro Foroni e dalla paziente Pia Zirpolo in occasione della giornata della fibromialgia che si celebra il 12 maggio. In campo per i diritti degli ammalati, la prima come referente delle pazienti e il secondo come assessore, lanciano un appello perché la patologia, che nel territorio conta circa 3500 pazienti, sia riconosciuta a livello nazionale. «In questi ultimi 7 anni sono stati fatti dei decisivi passi avanti, grazie al lavoro di Pia Zirpolo - spiega Foroni - per il riconoscimento di questa patologia da parte di Regione Lombardia. A questo punto occorrerebbe un riconoscimento a livello statale per non la sciare le regioni a disciplinare le situazioni. Conoscendo Zirpolo ho assistito allo scetticismo nel riconoscimento di questa malattia, quasi come se la fibromialgia non fosse una malattia in sè, ma la conseguenza di altre problematiche. Nel 2017 è stata votata una importante mozione in consiglio regionale ispirata da Pia; c’è stata poi una evoluzione che è culminata con la delibera del 6 febbraio 2023, nella quale sono state individuate le reti specialistiche, per un approccio a 360 gradi della malattia. So che la Regione stava lavorando per arrivare alle definitive esenzioni per la malattia e nel dare piena attuazione a quella delibera, poi toccherà ai presidi ospedalieri concretizzare quei servizi e proseguire con un passaggio statale perché ci sia un riconoscimento a livello economico di esenzione».
Il mancato riconoscimento «è un grosso problema - annota Zirpolo -: il mio è un grido di dolore. La nostra è una malattia multi organo che causa dolori continui in tutto il corpo; le ammalate devono pagare tutto, dalle malattie alle visite reumatologiche. Molte pazienti rinunciano a curarsi. La malattia causa dolori costanti. La delibera che è stata approvata e il riconoscimento delle reti sono molto importanti. Grazie a Foroni, anche se non era assessore alla sanità, sono riuscita ad andare in Regione e a portare avanti la nostra battaglia per le fibromialgiche».
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