(28 agosto) L’Italia è il Paese con il maggior numero di infrazioni alle normative europee e di frodi sui fondi elargiti». Parola del ministro per gli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi, ospite ieri alla festa provinciale del Pd. Intervistato dal direttore del «Cittadino» Ferruccio Pallavera, l’esponente del Governo Letta ha chiaramente delineato la posizione dell’Italia verso l’Europa e ha affermato: «Il nostro Paese si pone in modo estremamente discontinuo. Se da una parte è arrivato sempre preparato ai grandi appuntamenti, nel 1951 con la Ceca, nel 1957 con la Cee e nel 1992 con il completamento del mercato interno europeo, nel quotidiano ci siamo stati, sì, ma in modo negligente. Siamo lo Stato che utilizza con maggiore lentezza i fondi che arrivano dall’Europa, li utilizziamo male e quando li spendiamo abbiamo il record negativo di Paese con maggiori frodi». E ha aggiunto: «Dato che siamo un contribuente netto, cioè per ogni euro destinato noi abbiamo pagato 1,03 euro, non utilizzarli è grave». Riguardo poi alle infrazioni alle normative europee, Moavero ha dato esempi concreti: «Siamo i più indisciplinati persino nelle norme ambientali, cioè dove il cambiamento sarebbe positivo per ambiente e salute». Non ha avuto però il sapore della “bacchettata” al nostro Paese, quella di ieri, quanto piuttosto di una fotografia disincantata da parte di chi in Europa si muove da tempo, portando con sé le proprie origini. Che sono addirittura lodigiane, dato che la famiglia di Moavero Milanesi ha radici attestate a Cavenago. Presso l’area del Capanno hanno assistito al suo intervento anche amministratori locali, esponenti dei sindacati e di diverse realtà, tra cui il sindaco di Lodi Simone Uggetti, il parlamentare Lorenzo Guerini e la responsabile nazionale Pd per la ricerca Alessia Mosca. «Dobbiamo ribadire l’importanza di un dibattito trasparente che porti Governo e Parlamento, cittadini e istituzioni ad interagire con franchezza. Tutti dovremmo sapere - ha spiegato Moavero - che ogni atto normativo europeo è pubblicato sul sito della Commissione europea sin dalla fase di bozza e Stati, associazioni, singoli possono fare osservazioni. Oppure, poniamo il caso della commissione ambientale europea: prima che il ministro vi partecipi, la commissione ambientale parlamentare può richiedere un incontro con lui, così come al suo ritorno. In questo dialogo continuo possono partecipare tutti i cittadini, anche attraverso Internet». “L’agenda digitale in vista del consiglio europeo di ottobre 2013” era infatti l’argomento sotteso a tutto l’incontro: il perfezionamento cioè del sistema di comunicazione, l’apertura dei servizi sempre più ampia e con costi sempre più accessibili. Della rivoluzione digitale Moavero ha tracciato le linee anche storiche, toccando poi altri temi come occupazione e migrazione e un’idea di Europa dove, ha detto, «un’organizzazione armonica e organizzata può essere più costruttiva di 28 iniziative separate». (Raffaella Bianchi)
(27 agosto) Giornata lodigiana per il ministro Enzo Moavero, che prima di partecipare alla festa del Pd al Capanno ha voluto tornare a Cavenago per visitare la casa della famiglia, dove da giovane ha sempre trascorso le sue estati. Il titolare del dicastero per gli affari europei, accompagnato dal sindaco, dal parroco, dal comandante dei carabinieri e dal direttore del Cittadino Ferruccio Pallavera si è così recato dopo diverso tempo di assenza a palazzo Moavero-Milanesi, che sorge in una delle posizioni più belle di Cavenago, sulla sommità del terrazzo ai cui piedi scorre l’Adda Morta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA