Solo una bassa percentuale dei pescatori di frodo che durante l'anno scorso sono stati multati ha effettivamente pagato la multa, per questo la provincia ha deciso di correre ai ripari e sequestrare le attrezzature a chi viola le norme. La delibera è stata firmata dalla giunta provinciale e ha effetto immediato: da domani i “furbetti dei fiumi” rischiano di trovarsi senza canne da pesca, che verranno requisite come garanzia del pagamento della sanzione; ma se non pagheranno il dovuto il sequestro si trasformerà in confisca definitiva e i pescatori fuorilegge potranno dire addio alla propria attrezzatura.La delibera, fortemente voluta dall’assessore provinciale a Caccia e pesca Matteo Boneschi, è stata decisa a seguito dell’analisi dei dati emersi negli ultimi due anni che, fra l’altro, rilevano una percentuale decisamente alta di pescatori di frodo di nazionalità non italiana. «Abbiamo rilevato - spiega Boneschi - che solo in pochissimi casi l’iter sanzionatorio si perfeziona con il pagamento delle relative sanzioni pecuniarie previste. Il 70% dei verbali sono stati emessi nei confronti di cittadini stranieri, per lo più rumeni, di questi, addirittura l’88% non è stato pagato».
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