«Il rinvio al 2014 dell’applicazione della nuova tassa sui rifiuti sarebbe provvidenziale, ma il sollievo per la proroga di quello che si prospettava come un autentico salasso per famiglie ed imprese rischia di essere in parte vanificato dalla conferma del pagamento entro luglio di quest’anno di una maggiorazione sulla tassa vigente tra 30 e 40 centimetri al metro quadrato».
Lorenzo Guerini, deputato del gruppo Pd tra i promotori della richiesta di sospensione della Tares presentata lo scorso 15 marzo al governo, commenta in questi termini le anticipazioni pubblicate dalla stampa sullo schema di decreto legge predisposto dal Ministero dell’Ambiente, nel quale sarebbe appunto previsto lo spostamento all’1 gennaio 2014 del passaggio alla nuova tassa, stabilendo però al 31 luglio prossimo la scadenza per il pagamento di una maggiorazione su Tarsu e Tia, finalizzata a coprire i costi sostenuti dai Comuni per i cosiddetti “servizi indivisibili” (manutenzione strade, illuminazione pubblica, manutenzione del verde). Tuttavia, sottolinea l’ex sindaco di Lodi, è necessario che il governo formalizzi al più presto la decisione. «Ancora in questi giorni ho raccolto forti e motivate preoccupazioni dagli amministratori del territorio. In particolare, ho avuto modo di confrontarmi con il sindaco di Sant’Angelo, Domenico Crespi, e quello di Codogno, Vincenzo Ceretti: li ringrazio per aver voluto condividere con me le loro valutazioni sulla difficile situazione che i Comuni devono affrontare e ribadisco l’impegno a promuovere a livello parlamentare ogni tipo di iniziativa utile a risolverla». Il punto più urgente da affrontare, a giudizio di Guerini, resta proprio quello sulle modalità con cui liberare i significativi importi accumulati dai Comuni nei propri conti per rispettare il Patto, sbloccando i pagamenti alle imprese:
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