I lavori del sottopasso di via Dall’Oro vanno per le lunghe e fanno un’altra “vittima”, sesto negozio verso la chiusura
LODI I titolari de L’Empanaderia sconsolati: «Situazione insostenibile, così non vale la pena restare aperti»
La scelta più sostenibile è stata quella della chiusura «forzata» a data da destinarsi. Dal primo agosto all’ultima settimana di settembre, «perché a fine luglio si incassava 100 euro al giorno: così non vale la pena restare aperti, i costi non sono coperti dagli incassi». È matematica, semplice e, a volte, spietata. «Ci abbiamo messo anima e corpo in questo negozio e trovarsi in questa situazione fa male». È la testimonianza che arriva da Marcela Castro, titolare de L’Empanaderia di via Nino Dall’Oro, strada su cui si affaccia uno degli accessi del sottopasso ferroviario ciclo-pedonale, chiuso dal luglio 2023 per i cantieri da oltre 4 milioni di euro finalizzati al raddoppio del percorso. La chiusura dell’attività prolungata ha destato più di una curiosità e qualcuno ha pensato a una chiusura definitiva, ma non è così. «Proveremo a riaprire intorno al 24 settembre, inizialmente qualche ora al giorno per capire come va e se è sostenibile - racconta la donna - : qui dentro ci ho messo i risparmi di una vita e sono la prima a essere interessata che l’attività torni a funzionare. A luglio la situazione non era sostenibile, perché la strada era davvero deserta. Mi auguro che qualcosa ora sia cambiato, magari con studenti e insegnati. Purtroppo hanno chiuso cinque attività su via Nino Dall’Oro in questo anno di cantiere: noi però non abbiamo sentito la vicinanza delle istituzioni in nessun momento. E ancora oggi non sappiamo quando riaprirà il percorso: la data di fine lavori continuano a slittare in avanti».
Il consigliere d’opposizione Gianmario Invernizzi aveva più volte visitato i negozi e fatto proposte all’amministrazione, come la trasformazione temporanea della ciclabile in posti auto, per aumentare i transiti sulla via. Proprio per i contraccolpi sulle attività commerciali, il Broletto ha messo in campo una manovra di sgravi sulla Tari, con uno sconto del 40 per cento rivolto alle attività che si trovano nei civici più colpiti dal cantiere. «Non serve lo sconto magari di 100 euro sulla Tari e tutte le altre nostre proposte sono state bocciate - è intervenuto ancora ieri Invernizzi, dopo essersi messo in contattato con la titolare - : la mia proposta ora è che la giunta organizzi una grande festa in via Nino Dall’Oro per valorizzare la strada in concomitanza con la fine dei lavori, per tornare a rendere questa via e popolata e valorizzare le attività, anche come una sorta di ristoro. Serviranno delle risorse, qualche migliaia di euro, ma che non impattano su un bilancio con milioni di euro di avanzo. Chi tiene aperta un’attività oggi, che è anche un presidio sociale in una città che combatte la desertificazione dei centri storici, è un eroe e va premiato».
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