
I lodigiani non snobbano le ferie
È sempre più diffuso il modello “low cost”: dai viaggi organizzati all’ultimo minuto al “mordi e fuggi”, poche notti chiedendo ospitalità ad amici e parenti
Non hanno resistito alla giungla d’asfalto e d’afa e sono partiti, facendo spallucce alla crisi: a cavallo tra luglio e agosto, infatti, un esercito di 5.200 persone ha abbandonato la città del Barbarossa per godersi le vacanze, 1.200 villeggianti in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nel 2012, infatti, erano 4mila i residenti che avevano già fatto le valigie.
Dietro a questi numeri non c'è nessuna “scienza esatta” e nessun elenco ufficiale, si tratta della tradizionale stima elaborata dall’Astem che prende in considerazione i rifiuti prodotti nel capoluogo.
Per semplificare la formula matematica utilizzata dalla società, basta sapere che vengono confrontate tra loro le tonnellate d’immondizia raccolte in una settimana “anonima”, nella quale cioè non ci sono ponti o feste e si presume che la maggior parte degli abitanti sia a casa, con le tonnellate di una settimana “vacanziera”, come lo sono quelle di luglio e agosto. Cifre da prendere con le pinze, insomma, ma che comunque restituiscono una fotografia di ciò che succede all’ombra del Torrione.
«Nella settimana dal 20 al 26 maggio sono state prodotte e raccolte 268,88 tonnellate di rifiuti (secco e umido, ndr) - spiega Carlo Ferrari di Astem Gestioni -. Nella settimana dal 29 luglio al 4 agosto sono state prodotte e raccolte 236,97 tonnellate di rifiuti. Nel 2012, invece, proprio nello stesso periodo che va dal 30 luglio al 5 agosto sono state raccolte e prodotte 244,63 tonnellate di rifiuti. Assumendo come costante la produzione pro capite di rifiuti e prendendo come riferimento la settimana di maggio - aggiunge Ferrari -, è possibile ipotizzare che nella settimana a cavallo tra luglio e agosto di quest’anno poco più di 5.200 cittadini di Lodi abbiano lasciato la città». Nonostante ci siano più lodigiani in ferie rispetto al passato, il capoluogo non può di certo considerarsi deserto, lo si nota dai frequentatori della “movida” e dalle presenze nei parcheggi.
Più in generale, l’osservatorio nazionale di Federconsumatori sottolinea che, secondo le indagini a campione effettuate in tutto lo Stivale, solo il 32 per cento degli italiani si è concesso un viaggio di almeno una settimana, ovvero 19,2 milioni di cittadini.
La maggior parte punta a trascorrere delle ferie estive all’insegna del risparmio, attraverso il turismo “low cost”, il che significa ultimo minuto, una modalità a cui si affiancano le vacanze “mordi e fuggi”: 2-4 notti chiedendo ospitalità presso amici e parenti oppure lo scambio della casa.
Anche il numero di coloro che partiranno a fine stagione (settembre - ottobre) ha subito per Federconsumatori un calo del 5-6 per cento rispetto allo scorso anno.
Greta Boni
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