I vandali della città bassa hanno un nome

I vandali della città bassa hanno un volto. La questura, impegnata nelle indagini su una serie di vandalismi che da settimane stanno interessando il quartiere sulla riva dell’Adda, ha stretto il cerchio attorno a quattro ragazzi, italiani e stranieri. Si tratta di persone già note alle forze dell’ordine, che di recente si sono rese protagoniste anche di azioni criminali sfociate in arresti e denunce nel cuore della città. A loro gli investigatori sono risaliti grazie all’analisi dei filmati registrati dalle telecamere posizionate nei pressi delle zone colpite, ma anche parlando con i residenti e incrociando le informazioni acquisite con quanto già in loro possesso.

Al momento non è ancora stato preso nessun provvedimento nei loro confronti. Ma le conclusioni delle indagini, condotte dalla squadra volanti della questura, sono già state presentate alla procura della repubblica, con la richiesta di applicare a questi soggetti le misure cautelari. Nei prossimi giorni potrebbe esserci la decisione dei magistrati.

L’ultimo “sfregio” alla città bassa è stato compiuto mercoledì notte, quando è stato forzato il cancello del portico in piazza Barzaghi che ospita il presepe allestito come ogni anno dall’associazione Num del Burg e sono state lanciate bottiglie di birra contro le statuine. In riva al fiume, inoltre, nei pressi della piarda Ferrari, è stata distrutta una staccionata in legno, mentre in via Lodino la “furia” dei vandali si è abbattuta sui vasi di fiori, distrutti, davanti ai negozi.

Questi comunque sono solo gli ultimi episodi in ordine di tempo. In precedenza, infatti, erano stati sradicati parecchi cestini sul Lungofiume e danneggiato il marmo di un muretto che si affaccia sull’Adda. A Revellino, inoltre, erano stati rovesciati diversi cassonetti dei rifiuti in via del Contarico.

Una situazione insostenibile per la città bassa, che ha portato persino il referente del gruppo Num del Burg, Gino Cassinelli, a lanciare un appello affinché la zona venisse meglio presidiata e controllata dalle forze dell’ordine. Un appello raccolto e “rilanciato” anche dal sindaco Lorenzo Guerini.

Non è chiaro al momento se tutti gli episodi avvenuti negli ultimi giorni vengano contestati alla banda, composta da giovanissimi, individuata dalla questura. In ogni caso ora la “palla” è passata alla procura, a breve potrebbero essere disposte le misure cautelari richieste.

Davide Cagnola

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