I virus delle zanzare: il caso dei sindaci non avvisati

A Massalengo municipio informato solo da una parente del malato, la conferma da Ats è arrivata dopo diverse ore

Attualmente la prassi adottata dall’Ats Città Metropolitana per avvisare i sindaci, responsabili per legge della salute pubblica, che tra i loro concittadini c’è una persona ammalata di West Nile virus, prevede che ci siano almeno due casi: lo ha scoperto lunedì mattina il primo cittadino di Massalengo Severino Serafini quando ha saputo solo dalla mail inviatagli da una parente del malato che c’era un anziano residente ricoverato in ospedale per la malattia contratta molto probabilmente dalla banale puntura di una zanzara tigre. Solo dopo ore di telefonate, in municipio è arrivata la conferma di Ats. A Castiglione d’Adda invece c’era stato un ritardo tecnico in una disinfestazione programmata, nelle stesse ore in cui, venerdì scorso, in ospedale a Crema veniva trovato il virus della febbre emorragica “spaccaossa” Dengue, il primo caso (di quest’anno) in Lombardia. Un’altra malattia trasmessa dalle punture di zanzara, nella maggior parte dei casi, finora in Italia, contratta durante viaggi all’estero. Ma l’Istituto superiore di sanità rende noto che il caso di Castiglione riguarda una persona che all’estero non ci è stata, così come un altro caso contemporaneamente riscontrato in Lazio. Il virus quindi ormai circola qui.

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