Il Broletto “vende” un gioiello in più
Dimissioni a sorpresa per Augussori
n Un “gioiello” del Comune in più da vendere per fare cassa e le dimissioni a sorpresa di Augussori. È quanto ieri sera ha riservato la seduta di consiglio comunale, la penultima prima delle vacanze. Il colpo di scena è arrivato ieri sera, poco prima delle ore 22, durante il dibattito in municipio. «La scelta nasce da un’incompatibilità di fatto con una norma statale - spiega -. Ho anche un impegno di natura professionale, che mi porterà ad allontanarmi sempre di più da Lodi. Ho svolto il ruolo dell’opposizione, non mancando di gettare benzina sul fuoco. Ma il rispetto non è mai mancato. Spero di non aver deluso nel mio ruolo di vice presidente», Luigi Augussori è in consiglio da anni, dopo aver ricoperto il ruolo di presidente del Cdz di San Fereolo. Le dimissioni sono motivate anche da una legge cosiddetta sui “doppi incarichi” pubblici e la loro retribuzione. Il leader leghista è infatti anche vice presidente Aler, ma per una disposizione della manovra finanziaria 2010 gli era stato sospeso l’emolumento dell’Azienda lombarda di edilizia residenziale. E quindi ha deciso di fare la sua scelta, lasciando il ruolo di consigliere comunale.
Nel dibattito di ieri sera è stato dato anche il via libera all’integrazione del piano delle alienazioni comunali. Un provvedimento passato con i voti del centrosinistra, astenuto il Pdl e la Lega contraria. Dopo l’asta già bandita con una serie di immobili, Palazzo Broletto ha deciso di proporre sul mercato anche un’area destinata ad attività produttive (superficie 2.074 metri quadrati), che si trova in via Lago di Garda. Il valore stimato è di 290.360 euro. «È un terreno che si trova in zona Selvagreca - introduce l’assessore all’urbanistica, Simone Uggetti -. Non è necessaria alcuna modifica urbanistica, rispetto a quanto prevista nel Pgt». Dubbi sul provvedimenti sono stati espressi dai banchi dell’opposizione. «Perché questa proposta di vendita di un immobile non è stata presentata nel precedente bando di asta? Avevamo già varato un consistente piano di alienazioni. C’è stata forse una dimenticanza?», sottolinea Lorenzo Maggi del Pdl. L’esponente del centrodestra ha anche presentato un ordine del giorno, che ha suscitato qualche scintilla. La proposta è di pubblicare sul sito Internet del Comune, in caso di aste immobiliari dell’ente, anche il certificato di destinazione urbanistica dei beni e il contratto di locazione vigente, se il bene è locato. E la risposta di Demetrio Caccamo del Pd è stata lapidaria: «Ordine del giorno privo di valore aggiunto, ai fini delle garanzie dell’iter procedurale». E l’assessore Uggetti: «Raccogliamo queste indicazioni, ma riteniamo che siano ormai superate dai fatti. Stiamo infatti pensando a nuove formule e modalità per le prossime aste, coinvolgendo anche esperti o fondi immobiliari».
Infine sono state approvate a maggioranza anche alcune varianti urbanistiche, che riguardano proprio alcuni edifici per cui il comune ha già bandito l’asta. Si tratta dell’edificio utilizzato dai Giudici di pace, che da struttura dedicata a servizi diventerà spazio residenziale. Poi la sede Inps di via Besana, trasformata in spazio per funzioni terziarie, commerciali e ricettive. L’asilo nido di via Volturno, che ospiterà nuove case. E la storica Villa Igea, che verrà valorizzata per ospitare un insediamento rurale di rilevanza paesistica.
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