
Il cantiere “emigra” in corso Mazzini
Si libera finalmente la città bassa, riaprono
al traffico via San Giacomo e piazzale Barzaghi,
da settimane al centro dell’intervento
(ore 11) Dal Comune si precisa che i lavori in corso Mazzini non riguardano il teleriscaldamento, ma la rete fognaria.
(ore 9) Stavolta tocca a corso Mazzini. I lavori per l’ampliamento del teleriscaldamento abbandonano dopo mesi la città bassa e raggiungono un altro punto delicatissimo per la viabilità della città del Barbarossa.
Corso Mazzini non è solo una delle strade più trafficate di Lodi, utilizzata per raggiungere l’ospedale Maggiore, la zona dei Laghi e la tangenziale, ma ospita anche numerose attività commerciali. Nei giorni scorsi è comparso un cartello che mette in guardia gli automobilisti: «Strada chiusa al traffico dall’11 agosto a fine lavori», un avviso posizionato dal Comune di Lodi, responsabile dei cantieri legati alla rete del teleriscaldamento.
In realtà, c’è stato un cambiamento sulla tabella di marcia, perché il cantiere di corso Mazzini sarebbe dovuto partire a settembre. Un periodo poco favorevole, vista la riapertura delle scuole e la ripresa delle attività. Ecco perché si è deciso di anticipare proprio a Ferragosto: «Questa è un’arteria molto importante - afferma l’assessore ai lavori pubblici Sergio Tadi, chiamato da qualche settimana a sostituire il dimissionario Enrico Brunetti -, per evitare il più possibile i disagi si è deciso di avviare adesso i lavori per il teleriscaldamento. Si riuscirà però a gestire il traffico in modo che le auto possano comunque transitare, mentre sarà spostato il tragitto degli autobus».
In zona, infatti, c’è il deposito dei mezzi della Star.
Nel corso del week end è stata completamente “liberata” dai cantieri la città bassa, sia in via San Giacomo sia in piazzale Barzaghi. Con un sospiro di sollievo, i conducenti si sono resi all’improvviso conto che tutto è tornato alla normalità: niente più deviazioni, niente più code, niente più brutte sorprese all’ultimo momento.
Per settimane, infatti, i lodigiani hanno dovuto fare i conti con le modifiche alla viabilità tra il Borgo e la Maddalena: si è partiti con la chiusura totale di via Defendente, poi con il blocco a senso unico in piazzale Barzaghi, per poi passare allo stop totale di via San Giacomo. È stato così necessario utilizzare le vie secondarie, oppure sfruttare la tangenziale. Una situazione che ha scatenato proteste e lamentele, soprattutto perché ai disagi della città bassa si univano quelli del cantiere in via Gorini.
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