Il caso Sant’Angelo scuote il Pdl

«Un risultato più che positivo per il Pdl. Non può dire altrettanto chi ha giocato per far sì che il partito non ottenesse questi numeri, personaggi che hanno usato la politica per scopi personali e, a urne chiuse, contano davvero molto poco sul territorio». Una vittoria senza «se» e senza «ma» per Oscar Fondi, segretario provinciale del Pdl che ha commentato i risultati delle elezioni amministrative e in particolare la riconferma di Domenico Crespi a Sant’Angelo, appoggiato per la prima volta dal Pdl. E che, a «bocce ferme», non esclude provvedimenti duri e espulsioni per i «ribelli» che hanno appoggiato la candidatura di Giuseppe Carlin, ex sindaco di Sant’Angelo che ha corso con una lista civica a tre anime. Una corsa tenuta a battesimo, pubblicamente e a più riprese, da personaggi di rilievo, come l’assessore provinciale Nancy Capezzera e il capogruppo del Pdl a Palazzo San Cristoforo Nicola Buonsante, e in cui è stato eletto anche Domenico Monti, già consigliere provinciale per il Pdl, da ieri anche dei banchi di minoranza a Palazzo Delmati insieme a Carlin. «Sono già stati attivati tutti gli organismi del partito e non escludiamo espulsioni - ha detto il segretario Fondi che poi ha chiarito - : non c’è una spaccatura con gli ex An, ma solo con una parte di essi che era già di fatto in minoranza. Basta vedere in che condizioni versava il partito a livello locale e nazionale, con molte sezioni commissariate. Il Pdl ha fatto un congresso locale e ha dato mandato ad una larga maggioranza di agire coinvolgendo la minoranza. Se poi chi sta in minoranza, pretende di dettare legge, è ovvio che le cose non possono funzionare». Da qui l’idea delle espulsioni. «Il segretario Alfano lo ha già fatto a Verona, dove sono state espulse 14 persone ed è giusto che sia così - ha aggiunto Fondi -: ne va delle credibilità del partito davanti all’elettorato che vede persone che fanno parte del Pdl litigare tra loro e non capisce le motivazioni. Senza contare le sciocchezze che sono state sparate sui giornali un giorno sì e l’altro pure con il risultato di allontanare gli elettori dal partito». C’è dunque aria di resa dei conti con conseguenze che potrebbe toccare gli equilibri di Palazzo San Cristoforo, anche per l’appoggio manifesto dell’assessore Capezzera a Carlin. «Mi aspetto che sia coerente con le sue parole e che faccia un passo indietro, senza interventi diretti da parte del coordinamento provinciale - ha detto Fondi - : vediamo se, alla prova dei fatti, c’è coerenza». Meno semplice l’analisi del voto a Castiglione, dove si è imposto il candidato leghista Alfredo Ferrari che si è presentato con una lista civica. «È difficile dire che se c’è stato un ridimensionamento del Pdl perché non c’era nessun simbolo politico, nonostante alcune delle persone che a vario titolo rappresentano i partiti - ha spiegato Fondi - : l’unico dato è la proliferazione di liste civiche perché in questo momento i partiti vengono visti con malessere. Pdl e Pd pagando l’appoggio al governo Monti in un momento di crisi e in cui i cittadini sono preoccupati per le tasse. Se non cominciamo a dare segnali sull’abbattimento della pressione fiscale, i cittadini continueranno a farcelo notare con il voto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA