
«Il fiume non è mai stato così sicuro»
Per Guerini l’amministrazione ha rispettato gli impegni
L’Adda non è mai stata così sicura. Non usa mezzi termini il sindaco di Lodi, Lorenzo Guerini, il quale sottolinea che il Comune si è fatto carico delle difese spondali - dopo la terribile alluvione di nove anni fa - anche se il compito sarebbe toccato ad altri enti.
Quasi sei milioni di euro gli investimenti messi a segno, di cui cinque milioni sulle spalle del Broletto: «Questi interventi hanno radicalmente cambiato volto al tratto urbano del fiume - sottolinea Guerini -, che è nettamente e indiscutibilmente più sicuro di quanto non sia mai stato nella storia di Lodi, come tra l’altro dimostrano i dati delle piene degli ultimi anni, quando il livello del fiume ha raggiunto misure sensibilmente inferiori a quelle che si sarebbero registrate, a parità di portata, nella situazione precedente la realizzazione delle opere. Opere - continua Guerini - che sono state progettate in rapporto al picco storico di piena del novembre 2002, per cui oggi le difese spondali sono in grado di mettere al riparo gli insediamenti che sorgono a ridosso degli argini, anche nell’ipotesi che si ripetesse un evento che i tecnici e le statistiche hanno classificato come “eccezionale” e replicabile solo nell’arco di duecento anni».
Il primo cittadino ricorda che gli unici due interventi che mancano ancora all’appello non dipendevano affatto dal Comune: l’argine per Boffalora spettava infatti alla Provincia, il Broletto ha deciso di portare avanti il progetto stanziando una somma di 1 milione 700mila euro, rispetto ai 500mila previsti inizialmente. «Poi c’è l’argine in sponda destra a monte del ponte - dice Guerini, che spetta all’Aipo, alla quale chiediamo, dopo tre anni dalla presentazione del progetto definitivo, di varare finalmente la progettazione esecutiva e bandire la gara d’appalto».
Nel frattempo la giunta ha avviato la stesura di un piano per proteggere al meglio il quartiere Martinetta. Si tratta di una spesa di 155mila euro (71mila euro per le opere, 18mila per l’Iva, 45mila per gli espropri, 21mila per le spese di progettazione) destinata a rafforzare le difese nella zona a nord di viale Milano.
In particolare, saranno realizzati terrapieni arginali, dossi e rialzi stradali nei punti dove la viabilità risulta a quote inferiori rispetto al livello di massima piena; si provvederà all’innalzamento dei muretti esistenti, al posizionamento di valvole sugli scarichi sui muri. Inoltre, saranno introdotte due paratoie in corrispondenza della Roggia Rosina e di un suo colo e saranno sistemate delle valvole sulle tubazioni di scarico delle rogge Gaetana e Roggione.
«Credo che si debba dare atto a questa amministrazione di aver realizzato uno sforzo straordinario - commenta Guerini -, facendosi carico di un compito che spetterebbe ad altri enti. Penso proprio che non ci siano in Italia molti esempi di una simile capacità di elaborare, finanziare e realizzare un piano di opere così articolato e impegnativo. Tutti gli impegni presi dal Comune nel 2005 sono stati portati a termine: nuovo argine in sponda destra a valle del ponte, nuovo argine in sponda sinistra a monte del ponte, consolidamento del ponte stesso, corazzamento dell’Isolotto Achilli, abbassamento della briglia fluviale».
Greta Boni
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