Il governo: abolire tutte le Province

(ore 19) Berlusconi e Bossi salvano i piccoli comuni, ma puntano all’abolizione di tutte le Province. Il lungo vertice ad Arcore si è concluso con alcune «unanimi determinazioni» contenute in una nota del governo. Per quanto riguarda le Province gli emendamenti decisi dalla maggioranza confermano che l’articolo è stato stralciato dal testo della manovra, ma per lasciare spazio a un «intervento di natura costituzionale» volto alla «soppressione delle province quali enti statali e conferimento alle regioni delle relative competenze ordinamentali». Insomma: la mannaia è solo rimandata, l’abolizione della Provincia di Lodi non sarà nel testo della manovra, ma sia le piccole che le grandi Province nei piani del governo hanno le ore contate.Salvi invece i piccoli Comuni: la nota del governo parla di una «sostituzione dell’articolo della manovra relativo ai piccoli Comuni con un nuovo testo che preveda l’obbligo dello svolgimento in forma di unione di tutte le funzioni fondamentali a partire dall’anno 2013 nonché il mantenimento dei consigli comunali con riduzione dei loro componenti senza indennità o gettone alcuno per i loro membri».

(13.00) Mentre ad Arcore è in corso il vertice che Pdl-Lega sui nodi della manovra anti crisi, una ventina di sindaci del Lodigiano sono sul treno che li riporta a Lodi da Milano, dove hanno partecipato alla manifestazione organizzata dall’Associazione nazionale comuni italiani per protestare contro i tagli agli enti locali. Una partecipazione unitaria quella degli amministratori lodigiani, ci spiega il nostro inviato Silvia Canevara, trasversale e al di là dei colori politici come è stata la manifestazione milanese, che ha visto Pisapia e Alemanno sfilare fianco a fianco. Per il capoluogo era presente il primo cittadino Lorenzo Guerini, insieme agli assessori Simone Uggetti, Andrea Ferrari e Umberto Pensa: dalle 18.30 saranno impegnati in un consiglio comunale convocato proprio per discutere della manovra che obbligherebbe Lodi a una drastica cura dimagrante. Un testo sul quale in questo momento ci sono davvero poche certezze, anche se sembra che grazierà le Province e i piccoli Comuni. I punti saldi invece non mancano nella posizione degli amministratori lodigiani, convinti che gli enti locali sono la vera risorsa dell’Italia, come diceva il coro intonato in piazza della Scala, che ha ospitato la seconda parte della manifestazione, cominciata al Pirellone. Tanti i Comuni lodigiani rappresentati alla manifestazione dal loro sindaco o da un amministratore: Sant’Angelo e Codogno, ad esempio, ma anche centri più piccoli come Ossago e Brembio, oltre a Lodi Vecchio, il cui sindaco, Giancarlo Cordoni, è anche rappresentante dell’Acl (Associazione Comuni lodigiani).

La soppressione della Provincia di Lodi non sarà nel testo della manovra, ma si prevede la scomparsa di tutte le Province: le loro funzioni passeranno alle Regioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA