
Almeno ventimila persone, dalle 19 alla tarda notte di sabato, hanno invaso il centro di Lodi, confermando la Notte Bianca «un’iniziativa che sembra non voler invecchiare». Questo il commento a caldo dell’assessore alle attività produttive Andrea Ferrari che su Facebook ha ringraziato tutti i cittadini, in particolare le famiglie, «che hanno deciso di non chiudersi in casa, ma di portare i propri bimbi nelle vie e nelle piazze della città».
Fin dal tardo pomeriggio è iniziato l’allestimento della nona edizione della festa lodigiana, promossa dall’amministrazione comunale, in collaborazione con le associazioni di categoria, in prima fila Asvicom, Unione artigiani, Confartigianato e Camera di commercio, e con le associazioni culturali e sportive.
Fulcro della nottata, i fuochi d’artificio sull’Adda. Un show piro-musicale, per l’esattezza, a cura della Pyroemotions di Rimini, azienda leader nel settore e protagonista di altri eventi nazionali come la Notte Rosa sulla costa adriatica. I primi spettatori si sono radunati sul ponte già dalle 9.30, ma hanno dovuto attendere un’ora prima dei tre botti, segnale dell’inizio dello spettacolo. In molti, approfittando delle scale che su via Lungo Adda Bonaparte danno accesso diretto al fiume, si sono goduti l’esibizione seduti sull’erba, con smartphone e macchine fotografiche a portata di mano. Sfere, cannelli, stelle hanno inondato l’aria di scie luminose, perfettamente scandite, su entrambe le sponde, da un sottofondo musicale che ha dettato anche l’alternanza dei colori: il rosso per “Un amore così grande” del Volo; l’oro, l’argento e il blu, per “Let it Go”, colonna sonora del cartone animato “Frozen”, dove protagonista è una principessa dei ghiacci; il bianco per il gran finale.
Soddisfatto il pubblico che a più riprese ha plaudito l’abilità dei fuochisti, mentre sui social cominciavano già a circolare le prime immagini e i commenti per il “bel regalo” alla città.
Lentamente la folla è poi defluita verso il centro dove aperitivi e cene all’aperto erano già in corso, insieme alla musica live e ai dj set proposti da locali e dai negozi, aperti fino a mezzanotte con promozioni e saldi estivi. Partendo da viale Dante i visitatori hanno potuto immergersi tra le bancarelle di Confartigianato: vestiti, gioielli, bomboniere, l’immancabile stand del Folletto e ancora caramelle, frutta secca, street food e gli apprezzatissimi macarons de La Gourmanderie. Per i più piccoli, gonfiabili, zucchero filato e crepe in piazza Castello. In corso Garibaldi sono scesi in strada i “Talenti delle donne”, insieme a Unione artigiani. In questo caso, ad attirare l’attenzione è stata la postazione di videogames di DB G@mes che ha sede in via Nino dall’Oro.
Non poteva mancare il classico “concertone” di piazza della Vittoria, con la raffinata esibizione di Virginia Veronesi (nota per la cover del brano “Try” di Pink nello spot di X-Factor, edizione 2014) e la carica energetica della Jack Jaselli Band, nota sulla scena pop-rock internazionale. La performance, organizzata dalla Birreria Dodici Dodici e da Asvicom, ha riscosso successo e non è stata l’unica.
Pizziche e tarantelle in via Castelfidardo, dj set in via Volturno, liscio in piazza Barzaghi e latino americano ai Giardini Barbarossa (a cura di Calicantus) hanno accontentato amanti della musica e del ballo.
Sul versante culturale, un migliaio di persone ha aderito alle visite guidate ad alcuni monumenti cittadini e un discreto numero di curiosi si è radunato in Broletto intorno al Mercatino del libro usato della parrocchia di San Bernardo e alla mostra del Gruppo fotografico Progetto Immagine in piazza della Vittoria.
Per tutta la serata un centinaio di operatori, tra forze dell’ordine, vigili del fuoco, Croce rossa e protezione civile, hanno garantito la sicurezza per le strade, muovendosi tra la folla e collocando in punti strategici i mezzi di soccorso. La sorveglianza si è estesa anche a via Borgo Adda, in festa con il resto della città. Il grazie di Andrea Ferrari ha raggiunto tutto il personale impiegato, compreso quello di Linea Gestioni che ha ripulito le strade «mentre la maggior parte dei lodigiani era ancora nel proprio letto a riposare».
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