Uffici comunali presi d’assalto a Lodi nel primo giorno di consegna dei questionari del censimento, palazzo Broletto mette sotto accusa la mancanza di informazione a livello nazionale. «Un’affluenza davvero elevata ed inattesa – sottolinea l’assessore ai servizi al cittadino, Giambattista Pera – tenuto conto che per riconsegnare i questionari ci sono 40 giorni di tempo, sino al 19 novembre, e che i questionari stessi possono essere portati, oltre che in Comune, anche presso qualsiasi ufficio postale, nonché spediti via internet, anche se per quanto riguarda quest’ultima modalità sappiamo che il sistema predisposto da Istat ha sofferto di pesanti disfunzioni. Da quanto abbiamo potuto verificare, molti non erano però al corrente delle scadenze e si sono precipitati a portare i questionari, nella convinzione di doverlo fare proprio nella giornata odierna. Questa situazione è frutto dell’inadeguata informazione a livello nazionale a proposito del censimento, senza campagne di comunicazione che spiegassero chiaramente le procedure da seguire; inoltre, i termini per la riconsegna non sono indicati neppure sui questionari, che sono stati distribuiti alle famiglie della città dalle Poste, su indicazione dell’Istat. Si tratta di un grave disservizio, soprattutto alla luce del fatto che le modalità di svolgimento del Censimento 2011 sono inedite, perché per la prima volta è prevista la riconsegna a cura dei cittadini, mentre in passato erano i rilevatori a provvedere al ritiro a domicilio».
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