Invasione di piccioni al cimitero Maggiore di Lodi
Il ritorno in massa degli uccelli è fonte di sporcizia, degrado e problemi di sicurezza
Una vera e propria invasione di piccioni al cimitero Maggiore di Lodi. Il degrado del camposanto di viale Milano non fa più notizia: negli anni si contano decine di articoli che descrivono le tombe sprofondate, il famedio abbandonato, la muffa, le statue antiche che cadono a pezzi, i vialetti crepati e tutta una serie di piccoli e grandi problemi che sono noti a tutti i lodigiani. Ma in questa estate, chi va a visitare i propri cari deve fare i conti anche con il ritorno in massa dei pennuti che si sono insediati un po’ dappertutto.
Nel pomeriggio torrido, se ne stanno rintanati all’ombra, ma non appena un rumore più intenso li spaventa, si alzano stormi interi di piccioni, che svolazzano nel camposanto andando in cerca di un nuovo posto in cui riposare. A terra, si vedono le loro tracce: costeggiando le mura, infatti, spesso bisogna camminare tra gli escrementi degli uccelli, che rovinano anche le croci, le vecchie sculture su cui si appoggiano lasciando strisce di guano ovunque. Non risparmiano nemmeno le cappelle: agli angoli delle mura, infatti, spesso le cappelle sono abbandonate, con i vetri rotti e la porta socchiusa, e all’interno si sente lo svolazzare incessante. Sbirciando all’interno, il pavimento è impraticabile, e in controluce, davanti alla finestra, due animali litigano tra loro in un turbinare di ali.
Le parti del cimitero più prese d’assalto sono quelle delle mura, che offrono più protezione agli uccelli, ma non mancano nemmeno di svolazzare tra le tombe a terra, di andare a cercare un po’ d’acqua nei sottovasi o nelle fontane, di posarsi ovunque per lasciare i loro escrementi.
E, ovviamente, non tutti i piccioni stanno bene. Ci sono quelli malati, in un angolo, che si guardano intorno intontiti, con la testa scorticata e il sangue. Ci sono quelli che muoiono, con i cadaveri che rimangono anche per giorni sotto il sole, preda di altri animali. Persino sulle tombe si vedono i resti di piccioni morti: uno spettacolo inqualificabile, che mina il doveroso decoro che meritano i nostri cari defunti. Oltre alla situazione dei piccioni, che in qualche caso hanno persino aggredito dei cittadini, rimane tutto l’elenco dei problemi legati alla cattiva manutenzione, tra cui spicca la presenza di erbacce che, in qualche caso, diventano vere e proprie piante nate tra gli interstizi della pavimentazione.
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