
Spuntano le nutrie al parco della Spina verde, zona Pratello. I roditori si sono avvicinati anche alle palazzine di via Ungaretti, la nuova lottizzazione tra viale Dalmazia e viale Milano. I residenti del Pratello hanno fotografato dai balconi la presenza di questi animali, che si muovono indisturbati tra la roggia e i sentieri dell’area verde.
Il parco è stato da poco inaugurato. Il taglio del nastro risale alla metà di giugno, alla presenza dei vertici del Broletto. In quella occasione è stata aperta la passerella ciclabile e pedonale che unisce il Pratello a viale Dalmazia. Il “corridoio” è lungo circa 70 metri (compresa la rampa) e largo 3 metri e mezzo, per dare ampio spazio al passaggio delle bici. In questo modo è possibile entrare nella nuova oasi verde, dove sono stati messi a dimora circa 200 alberi. C’è anche una pista ciclabile, che si divide in due percorsi: uno verso l’Isola Carolina e l’altro verso via Ungaretti e in direzione del Pulignano. «Abbiamo parlato della presenza delle nutrie nell’ultima riunione condominiale dei giorni scorsi. È stata avviata una raccolta firme, che poi invieremo al Comune per chiedere degli interventi», fa sapere una delle abitanti delle nuove palazzine della Spina verde. Ieri dal Comune hanno spiegato che si sta valutando una segnalazione all’Ats città metropolitana (ex Asl) per intervenire nella zona.
Per il momento è stata aperta solo una porzione del nuovo parco, dopo l’inaugurazione della passerella. L’oasi verde è stata ripulita ma - stando a quanto spiegato ieri dal Comune - mancano ancora i collegamenti interni che permetteranno al parco di vivere ed essere davvero frequentato da residenti e cittadini. L’obiettivo è fare diventare la zona un’area verde delle stesse dimensioni dell’Isola Carolina, che è molto vicina. Nel progetto l’intenzione è quella di creare una continuazione tra l’area verde, a ridosso del centro, e la zona agricola del Pulignano.
«Le aree verdi sono già stata cedute al Comune. Per il momento sia quella di testa che quella in coda è stata sistemata, mentre resta da ultimare quella centrale - spiega il progettista incaricato dalla proprietà privata dell’area, Paolo De Vizzi – la caratteristica è quella di un parco a forte vocazione naturale, dove si sente il gracchiare delle rane e si vedono germani reali. Certo le nutrie vanno tolte, ma bisogna cercare un corretto rapporto tra uomo e natura».
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