Irrigazione nel Lodigiano: il lago di Como rimane sorvegliato speciale

La Regione chiede la collaborazione dei Consorzi irrigui, il bacino è al 30% sotto la media

Si è tenuto oggi 13 luglio a Palazzo Lombardia l’annunciato Tavolo convocato dall’assessore di Regione Lombardia con delega all’Utilizzo della risorsa idrica, Massimo Sertori, in merito alla specifica situazione del bacino del fiume Adda, al fine di condividere le più opportune strategie per la gestione delle risorse idriche nel proseguo della stagione irrigua e turistica. «Il Tavolo odierno - spiega Sertori - aveva come obiettivo quello di condividere una strategia gestionale della risorsa idrica che consentisse, da un lato, di tutelare le necessità dell’agricoltura per la stagione irrigua, e dall’altro di considerare anche tutti gli altri interessi, compresi quelli delle realtà lacuali. Per questo, ho ritenuto opportuno invitare tutti gli attori coinvolti nella gestione delle acque nel bacino dell’Adda e del Lago di Como. Oltre agli operatori idroelettrici, che nel corso della riunione hanno ribadito l’impegno preso qualche giorno fa di garantire un rilascio verso il Lago di almeno 4 milioni di metri cubi d’acqua al giorno, oggi anche il mondo irriguo ha risposto con senso di responsabilità e lungimiranza. In particolare, attraverso una gestione cautelativa delle erogazioni verso il fiume Adda, ci si prefigge l’obiettivo di ridurre il più possibile la discesa dei livelli del Lago, che nel mese di giugno è stata molto importante; le azioni di risparmio idrico saranno portate avanti considerando, comunque, la necessità di concludere positivamente la stagione irrigua». L’attuale situazione delle riserve idriche del bacino dell’Adda e del Lago di Como, infatti, mostra ancora un deficit del 30% rispetto alla media del periodo di riferimento, come conseguenza delle scarse precipitazioni nevose che hanno caratterizzato lo scorso inverno. Nonostante ciò, lo stato delle riserve risulta notevolmente migliore rispetto a quello registrato nel luglio 2022, quando il deficit superava addirittura il 70%. «È necessario non abbassare la guardia - conclude Sertori - e proseguire nella gestione cautelativa della risorsa idrica». Regione e mondo agricolo hanno concordato sull’opportunità di puntare, a medio e lungo termine, su interventi di efficientamento della rete irrigua, chiedendo anche fondi al Governo.

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