Ora gli avvocati potranno essere pagati. Il Broletto verserà ai legali 180mila di fondi pubblici. Sono le parcelle per il processo sul “caso Isolabella” che ha coinvolto Aurelio Ferrari (già sindaco di Lodi) e Mauro Biscaldi (già assessore all’urbanistica). I due ex amministratori sono stati assolti e ora l’ente locale da statuto è chiamato al rimborso. Ieri pomeriggio è arrivato il via libera della commissione capigruppo. Tutto il centrosinistra si è schierato a favore, l’opposizione per protesta ha deciso di non partecipare al voto. Ed è bufera. Al termine della seduta è intervenuto Lorenzo Maggi del Pdl: «Questa è una pagina vergognosa della commissione affari generali. Così è stato stracciato lo statuto. La votazione è illegittima e non abbiamo partecipato. Faremo ricorso al prefetto». E Alberto Segalini della Lega: «Le spese legali sono state anche quadruplicate, legittimamente da parte degli avvocati, ma tutte quelle somme non possono essere rimborsate dall’ente locale. Faremo un esposto alla Corte dei conti». Duro anche Salvatore Zireddu del gruppo Insieme per il Lodigiano: «La procedura adottata stride in modo palese con lo statuto. Riscontro una grande miopia politica della maggioranza». Dopo una maratona durata due mesi sui rimborsi, tra polemiche e divisioni nel centrosinistra, la maggioranza che sostiene Guerini si è ricompattata. È stato deciso di votare un parere favorevole, condizionato al controllo da parte della giunta: di fatto il rimborso delle spese legali potrà avvenire solo dopo che i due amministratori avranno anticipato le somme. «Abbiamo approfondito tutti gli atti, un lavoro molto accurato che è stato condotto dalla commissione. Si chiude così un lungo percorso - spiega Demetrio Caccamo del Pd -. Qui si sta parlando di persone dichiarate innocenti in un processo. Credo sia giusto il rimborso delle parcelle». Dopo i distinguo delle scorse settimane, si è riallineato anche Antonio Bagnaschi di Rifondazione: «Ero contrario a una deroga allo statuto, come aveva sostenuto Guerini, ma quella scelta è una strada che rispetta le regole. Esprimo invece una censura sulla quadruplicazione delle parcelle». A puntellare le posizioni del centrosinistra anche l’intervento di Adele Burinato del gruppo Progetto Guerini, che ha sostituito in commissione il collega di gruppo Raffaele Cascone, il quale lunedì con la sua proposta aveva mandato in tilt la maggioranza. «Cascone aveva offerto solo uno spunto di riflessione. Nessuna rottura». E Cascone ieri sera ha confermato: «Io avevo suggerito una via diversa, sulle procedure e sui tempi. Rimango della mia idea. Ma comunque va bene così. Non ci sono né polemiche, né fratture». Il Broletto dovrà sostenere anche dei costi per la difesa nel medesimo procedimento del dirigente Luigi Trabattoni, che è stato assolto (altri 92mila euro), ma questa pratica è di sola competenza della giunta.
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