Kate arriverà a Lodi

Kate Omoregbe ha scelto di venire a Lodi. Questo è quanto dichiarato dal leader nazionale del Movimento diritti civili Franco Corbelli. Anche se fino a ieri sera le suore di Sant’Anna che dovrebbero accoglierla non avevano ancora avuto la conferma. Lo scorso venerdì mattina, come già annunciato, Corbelli aveva contattato suor Rosalia De Leonardis.

«Mi ha chiesto se fossi ancora disponibile - aveva detto venerdì la religiosa della casa di accoglienza Rosa Gattorno di via Paolo Gorini -, abbiamo risposto di sì; ha detto che ne avrebbe parlato con Kate e che ci avrebbe ritelefonato. Era ben disposto a mandarla qui perché aveva raccolto ottime informazioni su di noi: noi eravamo in grado di trovarle un lavoro».

Fino a ieri sera la religiosa non aveva più avuto alcuna notizia diretta. La pagina web dell’associazione però riporta in primo piano le dichiarazioni del leader nazionale: “Kate andrà a Lodi, all’istituto religioso Sant’Anna. Finisce qui questa straordinaria pagina di solidarietà che ha coinvolto il mondo intero”.

La nigeriana 34enne ha appena scontato una condanna per detenzione di una piccola quantità di droga, trovata nell’appartamento di Roma che divideva con un’altra ragazza e ha ottenuto, dopo interrogatori e verifiche al Cie di Roma, l’asilo politico. Kate può così scampare alla lapidazione alla quale era destinata se fosse tornata nel suo paese, in quanto era scappata rifiutandosi di convertirsi all’islamismo (lei è cattolica) e di sposare un uomo più grande di lei impostole dai genitori. Le dichiarazioni della ragazza africana sono state lanciate ieri dalle agenzie attraverso Corbelli. «Kate ringrazia Diritti civili a cui deve la sua salvezza, la direzione e tutto il personale del carcere di Castrovillari, la Calabria, l’Italia e quanti, da ogni parte del mondo, l’hanno aiutata, ma vuole poter riprendere a lavorare per essere autonoma e autosufficiente. Kate ha scelto di venire nell’istituto di Lodi perché le consentirà anche di poter lavorare». La casa dell’accoglienza di via Gorini è la prima che si è fatta avanti per aiutare Kate e la sua buona fama è piaciuta a Corbelli. Sarà lui infatti ad accompagnarla personalmente, secondo quanto comunicato venerdì scorso all’istituto di Lodi. «Kate - fa sapere ancora Diritti civili - vuole riprendere a lavorare così come ha onestamente fatto in Italia per 8 anni, come badante e come ha fatto anche nel carcere di Castrovillari dove, per la sua condotta esemplare le è stato consentito di svolgere ogni giorno per 4 ore lavori di pulizia all’interno della stessa casa circondariale». «Noi siamo qua in attesa - ha detto suor De Leonardis -, quando vogliono ci siamo».

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