La battaglia contro il maxi inceneritore di rifiuti di Vidardo è arrivata a Lodi

Domenica prossima il gazebo di Legambiente in centro storico, già raccolte 1.700 firme in poche settimane

La politica lodigiana si è già mossa in modo compatto verso il “no”. È sbarcata anche a Lodi, in corso Umberto, la battaglia contro il maxi ampliamento dell’inceneritore Ecowatt di Castiraga Vidardo. Dopo la mobilitazione di tutte le forze politiche provinciali - con i segretari di partito di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Italia Viva e Azione che si sono dati appuntamento davanti alla sede del gruppo Itelyum, attuale proprietario dell’impianto, per dire platealmente no al progetto - è il circolo Lodiverde di Legambiente che porterà la questione la prossima domenica mattina 16 giugno. L’associazione ambientalista è già mobilitata da tempo nella lotta contro il progetto di ampliamento dell’inceneritore presentato dalla società, insieme al comitato Ambiente di Vidardo e anche il Wwf Lodigiano. L’ampliamento punta a potenziare l’impianto dalle 34 mila tonnellate l’anno trattate fino alle 154 mila del progetto, con oltre 400 codici rifiuto ammessi, pericolosi e non pericolosi e una crescita della superficie dai 15 mila metri attuali ai circa 42 mila del domani con un’altezza fino a 55 metri. Per il “no” al progetto sono state già raccolte 1.200 firme sulla piattaforma Change e quasi 500 tramite i vari moduli cartacei nei banchetti già effettuati sia a Lodi sia a Sant’Angelo Lodigiano.

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