Il “grande Banco Popolare” muove i primi passi. Dopo l’assemblea di sabato, si è riunito ieri il nuovo Consiglio di amministrazione del gruppo destinato a una profonda riorganizzazione. Le novità non riguardano solo i vertici dell’istituto, che restano a Verona (presidente Carlo Fratta Pasini, vice presidente Duccio Castellotti, amministratore delegato Pierfrancesco Saviotti), ma anche i territori in cui sono presenti le banche del gruppo. Ieri il Cda del Banco ha approvato il progetto di fusione nella holding delle banche controllate. Sempre ieri si sono svolte le assemblee delle controllate, tra cui la Banca Popolare di Lodi, che hanno deciso di fondersi nel Banco. Assemblee a dire il vero curiose, visto che l’unico socio era il Banco stesso, che già controllava al cento per cento gli istituti territoriali.
Il progetto di riorganizzazione prevede la soppressione della Banca Popolare di Lodi Spa come entità giuridica, ma il mantenimento del marchio. Al posto della Bpl il Cda del Banco ha approvato ieri la nascita della Divisione Banca Popolare di Lodi, che sovrintenderà su circa 580 filiali dislocate in diverse regioni italiane (Nord e Centro Italia). La Divisione Bpl acquisisce la Toscana, perdendo la Sicilia, che passa a un’altra Divisione del gruppo, quella della Popolare di Novara. A capo della Divisione Banca Popolare di Lodi è stato nominato Maurizio Di Maio, attuale amministratore delegato della Bpl. Il direttore generale della Bpl, il lodigiano Luigi Negri, è stato nominato a capo della Direzione territoriale Banca Popolare di Lodi, con responsabilità sulle filiali di Lodigiano, Cremasco, Cremonese, dell’area di Gallarate, di Parma e Piacenza e del Levante ligure. Un altro lodigiano, Alberto Silvano Piacentini, sarà a capo della Direzione territoriale della Cassa di risparmio di Pisa, Lucca e Livorno (controllata anch’essa dalla Divisione Banca Popolare di Lodi). Tanto Negri quanto Piacentini sono dipendenti di lungo corso della Banca Popolare di Lodi, già dai tempi di Mazza. Tra fine 2011 e inizio 2012 a Lodi e Lucca sorgeranno i Comitati territoriali di consultazione e credito.
Sempre ieri sono state ufficializzate le nuove Divisioni territoriali Banca Popolare di Verona, Banca Popolare di Novara e Credito Bergamasco. Nella sua prima seduta, il Cda del Banco ha provveduto poi alla costituzione dei comitati ristretti. L’unico lodigiano nel Comitato esecutivo è Castellotti. Nel Comitato nomine entrano Castellotti, Franco Curioni e Cristina Zucchetti. Nel Comitato remunerazioni spazio a Enrico Perotti (presidente) e Andrea Guidi, toscano nominato in quota Lodi. Nel Comitato controlli entra infine la Zucchetti. Sempre ieri si è dimesso dal Cda appena nominato Roberto Romanin Jacur: una mossa per permettere l’ingresso di un nuovo consigliere di “area Lodi”, dopo il passo indietro del neo ministro Piero Giarda. Tra i candidati, si fa il nome di Gian Corsi (che però potrebbe anche diventare presidente del Comitato territoriale di Lodi) . Ancora da definire, infine, gli stipendi del presidente Fratta Pasini e dei vicepresidenti Castellotti e Maurizio Comoli: sarà il Comitato nomine a pronunciarsi.
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