Carpe, tinche, carassi, pesci siluro, barbi. Pescati di frodo nelle acque del Lambro e in quelle del Po e rivenduti, senza analisi veterinarie e certificati sanitari, nelle pescherie o nei mercati abusivi dell’hinterland milanese frequentati soprattutto da cittadini dell’Est Europa. Il fenomeno, non nuovo in altre zone della Lombardia, si sta diffondendo sempre di più anche nel territorio lodigiano. La denuncia è della Polizia provinciale.
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