La Provincia: «Pagheremo i fornitorisenza uscire dal patto di stabilità»

L’imperativo della Provincia è pagare i fornitori senza uscire dal patto di stabilità. Ad assicurarlo è l’assessore al Bilancio Cristiano De Vecchi, che spiega come questo riguardi anche gli agricoltori interessati dagli espropri per la 234.«Il problema non è rappresentato da mancanza di soldi nella casse provinciali - spiega De Vecchi -; il fatto è che, per i vincoli imposti dal patto di stabilità, non si possono spendere subito». La soluzione individuata dalla Provincia è un patto tra l’ente, alcuni istituti bancari suoi partner e la Camera di commercio: in pratica per evitare di attendere il pagamento dovuto i fornitori (e gli agricoltori i cui terreni sono stati espropriati) potranno scegliere di ricevere il denaro dalle banche, pagando una fetta degli interessi, mentre un’altra fetta («la maggior parte» dice una nota di Palazzo San Cristoforo, senza specificare ulteriormente) sarà coperta da un fondo istituito da Provincia (inizialmente con 100mila euro) e Camera di commercio (con 50mila euro). Insomma: si potrà decidere se aspettare che i fondi pubblici vengano sbloccati, mentre chi ha bisogno di essere pagato subito riceverà l’anticipo dalle banche, accollandosi però una parte degli interessi. I tempi per l’attuazione concreta sono solo quelli tecnici per l’approvazione del bilancio di previsione, spiega la Provincia, cioè un paio di settimane.

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