La Questura di Lodi arresta un truffatore seriale

L’uomo è stato bloccato dagli agenti a Rozzano

Era ricercato dall’ottobre scorso e aveva a suo carico truffe in tutta Italia con una carriera partita dal 2010 e che nel suo personale palmares conta almeno 150 vittime. Ci ha pensato la squadra mobile della Questura di Lodi nella giornata di martedì a mettere fine alla latitanza di un truffatore seriale rintracciato a Rozzano. Gli uomini della Polizia di Stato hanno dato esecuzione ai due provvedimenti di carcerazione, emessi dalle Procure di Lodi ed Aosta, che ammontano ad 1 anno e 8 mesi di reclusione. La specializzazione era quella dei raggiri online, proseguita anche dopo la misura della sorveglianza speciale con espresso divieto di operare in internet, tant’è che nel 2017 i 36 episodi a lui riconducibili gli hanno fruttato 20 mila euro, mentre quelli del 2018, di cui non si arriva ad un numero preciso, ha portato nelle sue tasche 50 mila euro. Incredibilmente, fatto salvo per compagna e suocero, suoi complici, l’arrestato aveva truffato anche alcuni parenti. Il modus operandi era sempre il medesimo. Attraverso il portale “Subito.it” venivano contattate vittime alla ricerca di pezzi di ricambio per auto e motoveicoli (con una predilezione per la “Vespa 50”). Il truffatore rintracciava la vittima mettendo a disposizione quanto ricercato e facendosi accreditare su carte prepagate o con vaglia del denaro. Commissione che poi però veniva nuovamente richiesta a seguito di diverse scuse. In alcuni casi delle vittime hanno effettuato anche sei accrediti cedendo sino a mille euro. Negli ultimi anni, dove le sue gesta sono state riportate dalle vittime su gruppi e pagine nate sui social, anche una variazione, con somme inviate a carte intestate a prestanomi che ricevevano poi in cambio pochi euro. Un’attività durata sino all’ultimo minuto, visto che al momento dell’arresto il telefono del truffatore stava ricevendo messaggi da compratori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA