La riforma della sanità parte da Lodi
Ieri l’assessore regionale Letizia Moratti, al Verri, per il “roadshow” intitolato “Salute, un bene del territorio. I presidi territoriali e il futuro della sanità”
È partito, ieri, dal Verri di Lodi, il “roadshow”, in dodici tappe, di Federfarma Lombardia, per raccontare il futuro della sanità regionale, tra ospedale e territorio. Alla tappa inaugurale di Lodi, i lavori, moderati dal direttore del «Cittadino» Lorenzo Rinaldi, sono stati aperti dalla sindaca Sara Casanova e dal presidente della Provincia Fabrizio Santantonio.
Sono intervenuti, poi, Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, Dario Castelli, consigliere di Federfarma Lombardia e vicepresidente Rurale Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza.
Sono intervenuti poi Letizia Moratti, vicepresidente e assessora al welfare di Regione Lombardia, Emanuele Monti, presidente della III commissione regionale sanità e politiche sociali, il direttore generale dell’Asst di Lodi Salvatore Gioia e Pietro Foroni, assessore al territorio e protezione civile di Regione Lombardia.
Il roadshow proseguirà nelle altre province.
«Crediamo molto in questa iniziativa perché ci permette di incontrare la popolazione, attraversando tutta la Lombardia, per approfondire l’importanza delle novità previste dalla riforma sanitaria - ha detto Racca -. Una riforma che intende semplificare i percorsi diagnostico-terapeutici e riconosce alle farmacie il ruolo di presidio capillare, con nuovi compiti, più servizi di prossimità e attività di telemedicina. Il tutto con il fine ultimo di rendere la sanità ancora più innovativa e vicina ai cittadini».
«Quella che vogliamo - ha detto Moratti - è una sanità più attenta al territorio grazie al rafforzamento del rapporto e della collaborazione con i sindaci, con le nostre Asst, con i medici di medicina generale, con le farmacie e le associazioni. Un report supportato dal riscontro concreto che sto avendo nelle visite alle case di comunità sul territorio della Lombardia, anche attraverso il racconto diretto di medici e operatori di queste nuove strutture».
«Questo tour per le province lombarde – ha aggiunto Monti – è un’ulteriore occasione per toccare con mano le peculiarità locali del nostro sistema di cure. La nostra Regione ha una morfologia piuttosto variegata, tra montagne, colline, pianura e aree urbane, oltre alla fascia metropolitana. Per questa ragione, la farmacia rappresenta sicuramente un punto di accesso imprescindibile per i bisogni di salute del cittadino».
«Il nostro auspicio è che agli incontri del nostro roadshow intervengano anche tanti amministratori locali - ha detto Castelli -. Come abbiamo sperimentato in questi due anni di pandemia, la sanità è fatta anche di sindaci, di Comuni, di Protezione civile, di infermieri, di Auser e di tutte le associazioni di volontariato. Credo che uno dei maggiori insegnamenti che il Covid ci abbia lasciato sia proprio l’importanza dell’interconnessione tra ruoli diversi».
L’approfondimento sul «Cittadino» in edicola giovedì 21 aprile 2022
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