LA STORIA Sabrina Iachetti dopo l’addio all’ospedale di Lodi tornerà a fare l’infermiera ma sulle navi di Costa Crociere

Passare dal 118 al lavoro di segretaria non faceva per lei, la sua vocazione resta l’assistenza ai pazienti

Sabrina Iachetti, classe 1966, ex infermiera dell’ospedale di Lodi, sta per salpare con Costa Crociere. Prima destinazione, Caraibi.

Passare da infermiera del 118, con tanto di master e qualifiche extra, a segretaria, infatti, non funzionava. Iachetti ha provato a farlo, ma non ha resistito. La sua storia era finita sulle prime pagine dei quotidiani nazionali quando, lo scorso febbraio, se n’era andata dall’ospedale sbattendo la porta. Si era licenziata ed era andata a lavorare nella fabbrica di fotovoltaico di Cavenago, con i fratelli, ma per lei si è trattato solo di una parentesi.

Dopo il diploma, Iachetti, residente alla Muzza di Cornegliano, aveva seguito un master universitario di coordinamento delle professioni sanitarie al San Raffaele, è stata referente regionale Irc (Italian resuscitation council) Lombardia, ma anche referente dipartimentale di formazione in area critica, responsabile Cdf Irc di Lodi e docente di area critica della facoltà di infermieristica. «L’idea è nata così per caso - racconta la professionista -, a giugno ho incontrato un’amica di La Spezia: ”Perché non fai il concorso per lavorare con Costa Crociere anche tu?”. Per una milanese fare la navigante è dura, ho pensato. Invece eccomi qui, Costa Crociere mi ha fatto fare il corso per ottenere il libretto di navigazione della capitaneria di porto, ho imparato tutta la parte della sicurezza legata alla navigazione, come effettuare i salvataggi, quali procedure seguire. Ho incontrato un mondo completamente nuovo, ma molto interessante. Non avrei più pensato di tornare a fare l’infermiera. Questo è un altro mondo, si rimane a disposizione 4 mesi di fila. Poi torni a casa per 2 e riparti per altri 4».

A bordo c’è un ospedale vero e proprio, con tanto di rianimazione e di ambulatori, con assistenza garantita h 24 ovviamente. Su una nave viaggiano dalle 3mila alle 7mila persone.

«Sono soddisfatta - dice - posso tonare a svolgere la mia professione. In quel momento, quando me ne sono andata, avevo bisogno di staccare, ero nauseata e ho fatto la segretaria. Adesso posso tornare a fare l’infermiera. Mi è sempre piaciuto nuotare e lavorare viaggiando». Prima lo faceva a terra, con il 118, adesso in mare. La partenza è prevista il primo febbraio.

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