«L’Adda è diventato il nostro mare: salviamo la memoria di questa epoca»
Lodi, sotto la regia dell’associazione “Num del Burgh” scatta un concorso fotografico
Per costruire una memoria per immagini di questo tempo nuovo, fatto di limiti e restrizioni certo, ma anche di scoperta e riscoperta del fiume e dei suoi tesori. Perché «l’Adda oggi è diventato il nostro mare e la nostra montagna», il luogo dove “evadere” senza lasciare i confini della città. Al via oggi il concorso fotografico “#Un fiume di foto”, con la regia dell’associazione Num del Burgh, fondata dal compianto Gino Cassinelli proprio per valorizzare il patrimonio naturale del fiume Adda. Un viaggio per immagini costruito grazie al prezioso contributo di tanti che, proprio in questi mesi, hanno stretto un legame più forte con il fiume, vivendo le sue atmosfere e, perché no, immortalando. Gli scatti sarà divisi in diverse categorie: i lodigiani e l’Adda, per raccontare come lo stanno vivendo oggi i lodigiani; la magia dell’Adda, in cui rientreranno le immagini con effetti e tecniche particolari; la natura intorno all’Adda, per immortalare i soggetti più naturalistici; l’Adda che non c’è più, per raccogliere anche gli scatti in arrivo dal passato. Per aderire basta inviare, da oggi fino al 30 maggio, le immagini via mail a [email protected] o pubblicarle sui social, Facebook e Instagram, taggando l’associazione.
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