L’APPELLO AI CITTADINI Creme e profumi contraffatti: «Segnalate i casi chiamando il 117»

La guardia di finanza continua a indagare dopo la scoperta nella Bassa di un capannone con 47mila cosmetici “copiati”

Dopo l’operazione della Tenenza di Casale della guardia di finanza che in un capannone della Bassa ha sequestrato 47mila cosmetici apparentemente uguali agli originali, ma che si ritengono “clonati”, cioè riprodotti senza alcuna licenza e con formule inevitabilmente differenti, il comandante provinciale della guardia di finanza di Lodi Sergio Demichelis tiene a sottolineare che chiunque acquistasse prodotti “sospetti” può rendersi utile segnalando l’accaduto al “117”, numero di pubblica utilità cui risponde, nel Lodigiano, il centralino dei comandi di Lodi delle Fiamme Gialle. Che peraltro non hanno ancora ultimato l’indagine su questa ennesima “fabbrica nel falso” scoperta nel territorio. L’ipotesi prevalente è che questi cosmetici contraffatti, a marchio Chanel, La Roche, Venus, Sephora, Nivea, Garnier, Maybelline, Clinians, L’Oreal, Labo, e non solo, finissero esclusivamente sui banchetti dei mercati ambulanti, dato che la grande distribuzione, le farmacie piuttosto che le catene di negozi di cosmetici si rivolgono a filiere ufficiali nelle quali non dovrebbero finire prodotti illegali. Proprio l’aspetto degli sbocchi commerciali di questa produzione è tuttora sotto indagine, dopo che sono stati denunciati il titolare dell’impresa, aperta appena un anno fa, e il “direttore di stabilimento”, per introduzione sul mercato di marchi contraffatti e frode in commercio, e che sono state trovate 750mila etichette realizzate “fotocopiando” quelle dei prodotti originali. Nel capannone c’erano anche 14 quintali di oli essenziali, che servono per creare profumi o aromatizzare creme, mascara, rossetti o quant’altro, ma non i macchinari per produrre i cosmetici. Così come era qualcun altro a fornire le etichette false, le confezioni e i flaconi identici a quelli originali.

Dato che nel giro di quattro anni la sola Finanza di Lodi ha già scoperto ben tre fabbriche di cosmetici falsificati nel territorio, peraltro senza legami tra di loro, il sospetto è che dietro ci sia un “sistema” molto più articolato.

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