n «Chiediamo uno sforzo supplementare per intensificare il presidio della città nelle ore notturne». È l’appello lanciato al prefetto di Lodi dal sindaco Lorenzo Guerini e dall’assessore alla sicurezza Umberto Pensa dopo l’ondata di furti e scatenatasi in città e la rapina avvenuta in via Cavallotti. Premesso come l’amministrazione comunale «conosce e apprezza la dedizione al dovere delle forze dell’ordine e sa che questo encomiabile impegno si scontra ogni giorno con carenze di organico e difficoltà organizzative», nell’incontro con Pasquale Antonio Gioffrè il sindaco ha ribadito preoccupazioni e speranze: «La situazione reale vede la disponibilità di una sola volante in servizio notturno per l’intera città e ciò evidentemente non basta a offrire adeguate garanzie. Ho nuovamente manifestato al prefetto la nostra preoccupazione per questo stato di cose. Come sempre, ho riscontrato grande attenzione e sensibilità e sono sicuro che, pur nelle ristrettezze che purtroppo limitano la capacità di azione delle forse dell’ordine, il problema verrà tenuto nella giusta considerazione. Non si
tratta di destare allarmi, ma di cogliere ed affrontare uno stato di disagio che si basa su fatti concreti, benché non limitati alla città di Lodi, che richiedono soluzioni adeguate». Pensa, dal canto suo, ha confermato la disponibilità del comune a collaborare, a partire dal «sistema di videosorveglianza in corso di realizzazione, le cui cablature, peraltro, potrebbero “ospitare” anche i collegamenti di impianti di controllo di negozi, aziende ed altri edifici»; ciò sottolineando però come il contrasto alla criminalità «non sia funzione attribuita ai comuni», e chiedendo a sua volta «uno sforzo in più» per superare le difficoltà che ostacolano le forze dell’ordine.
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