L’auto travolge due ciclisti in allenamento

Paura ieri in via del Sandone: ferito un 46enne che vive a Lodi

Due ciclisti in allenamento travolti da un’auto, piombata su di loro alle spalle. Attimi di paura ieri pomeriggio nell’ultimo tratto di via del Sandone, a pochi metri dalla provinciale per Lodi Vecchio. A terra sono finiti due cicloamatori di Lodi e Lodi Vecchio, che dopo il lavoro avevano inforcato la bici da corsa per dirigersi verso Lodi Vecchio lungo la pista ciclabile. Uno di loro, M.B. di 46 anni, è caduto rovinosamente in avanti sbattendo il volto sull’asfalto, senza nemmeno riuscire a proteggersi con le mani. È stato soccorso dai sanitari del 118 e portato in ospedale: non era comunque in gravi condizioni. L’amico, invece, R.S., anch’egli di 46 anni, si è ferito al ginocchio e in serata è andato da solo in ospedale per farsi medicare.

Per chiarire la dinamica di quanto accaduto è intervenuta una volante della questura. Alla guida dell’auto, una Mercedes, c’era l’83enne G.F. di Lodi Vecchio, che forse era stato accecato da sole. Anche se lui ha detto chiaramente di non avere nulla a che fare con quello schianto. «Io non li ho toccati. Si sono scontrati fra di loro e sono caduti, io mi sono solo fermato perché li ho visti a terra» ha precisato. Ma sul paraurti anteriore c’era l’ammaccatura provocata dall’impatto, mentre durante i rilievi gli agenti hanno trovato sulla ruota posteriore di una delle biciclette un segno dello stesso colore della carrozzeria. A terra, inoltre, c’era la frenata poco prima della macchie di sangue. Spetterà comunque alla pattuglia chiarire la dinamica dei fatti, dopo aver sentito tutte le persone coinvolte ed eventuali testimoni.

R.S., di Lodi, è rimasto sul luogo dello schianto, raggiunto poco dopo dal figlio dell’amico. «Ci conosciamo da tanti anni - spiega - e abbiamo questa passione per la bicicletta. Almeno due volte a settimana, dopo il lavoro, andiamo lungo le piste ciclabili del Lodigiano. Oggi saremmo andati verso Lodi Vecchio, ma per arrivare sulla ciclabile abbiamo dovuto attraversare questa strada». In quel tratto di via del Sandone confluisce il traffico della tangenziale diretto alla provinciale 115: la strada è dissestata, passa sotto il cavalcavia e poi sbuca alla grande rotonda dell’università. Proprio fuori dal cavalcavia ieri c’è stato lo schianto: il sole era basso e accecava gli automobilisti, e forse per questo l’83enne non ha visto i ciclisti, che si trovavano sul ciglio della strada. A terra sono rimaste le chiazze di sangue.

Davide Cagnola

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