Lavinia narcotizzata prima della morte

L’autopsia disposta dal procuratore Vincenzo Russo sulla salma della 18enne romena trovata strangolata con due fascette il 7 settembre in un campo di San Martino in Strada è stata consegnata puntualmente dal medico legale Yao Chen e ha aggiunto un altro tassello al quadro già chiaro delle accuse ad Andrea Pizzocolo, il ragioniere 41enne di Arese che, arrestato in poche ore dalla squadra mobile di Lodi, aveva confessato l’omicidio. Quello che il filmato della “morte in diretta” realizzato dall’indagato non aveva finora indicato è l’assunzione di un «farmaco in grado di influire sulla stabilità psicofisica» da parte della vittima, Lavinia Simona Aiolaiei. C’erano tracce di questo medicinale nei tessuti della 18enne, non sono stati trovati invece né la cocaina di cui Pizzocolo dice di aver fatto uso anche quella sera né l’etere (un anestetico volatile) che era stato sequestrato in casa del ragioniere. Gli inquirenti dovranno quindi chiarire se il sospettato ne sapesse qualcosa, ad esempio se le avesse somministrato qualche bevanda adulterata, o se invece la giovane, che da poco tempo aveva iniziato a “vendersi” via Internet, avesse preso spontaneamente dei tranquillanti prima di andare all’appuntamento con il ragioniere.

Primo effetto dell’autopsia è stato quello di far disporre la trasmissione del fascicolo per omicidio volontario aggravato da futili motivi e atti osceni su cadavere alla procura di Busto Arsizio: Pizzocolo infatti aveva portato la escort prima nel motel Moom, presso Busto, e quindi in un motel di San Martino in Strada per proseguire i suoi sadici rituali. Ma il medico legale ha spostato l’orario della morte alla serata di giovedì, mentre l’arrivo a San Martino è stato registrato dopo le tre di notte. Quindi la competenza sull’omicidio non è più della procura di Lodi. A Busto se ne occuperà molto probabilmente il sostituto procuratore Raffaella Zappattini.

A Lodi rimane invece, per ora, il fascicolo per il sequestro di persone di Oana Gabriela C., la meretrice romena 19enne trovata nuda e immobilizzata con fascette, malconcia ma viva, sempre nella zona industriale di San Martino, un mese prima, che però sarebbe stata immobilizzata anche lei in un motel tra Milano e Busto.

Già destinato alla procura di Milano invece il terzo fascicolo su Pizzocolo, quello della presunta truffa ai danni dell’azienda di ascensori di cui per 10 anni ha tenuto la contabilità: secondo la polizia si sarebbe appropriato di 300mila euro ma nei bilanci ci sarebbe un buco addirittura doppio, che è oggetto di ulteriori approfondimenti investigativi.

La procura e la squadra mobile di Lodi erano riusciti a individuare Pizzocolo partendo da una salvietta lasciata come un sudario sul volto di Lavinia.

Finora nessun indizio di ulteriori violenze da parte del ragioniere che filmava i suoi assidui incontri a pagamento, ma le indagini non si fermano.

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